Preolimpico Torino, Girone A: scopriamo il Messico

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Come tutti sanno il torneo preolimpico che si svolgerà a Torino dal 4 al 9 luglio prossimi, vedrà protagoniste sei squadre divise in due mini gironi da tre. Mentre gli azzurri di Ettore Messina si sfideranno insieme a Croazia e Tunisia nel Girone B, Il Girone A vede affrontarsi invece Grecia, Iran e Messico. Nella seconda fase, le prime due squadre del Girone A si scontreranno incrociandosi con le altre due del Girone B, dando così vita ad torneo a eliminazione diretta per assegnare l’unico pass disponibile per i giochi Olimpici di Rio 2016.

Il focus di oggi vede come protagonista per l’appunto il Messico, una delle più temibili formazioni americane, arrivata quarta agli ultimi campionati continentali, vinti dal Venezuela lo scorso anno, ed eliminata invece da Team Usa agli ottavi nei mondiali spagnoli del 2014. Ottimi risultati che valgono alla nazione più rappresentativa del centro america la 19esima posizione nel ranking FIBA.

I giocatori messicani ormai non sono più giovanissimi, infatti l’età media si assesta sui 30 anni, ma hanno dalla loro tanta esperienza, equilibrio ed una grande amalgama, frutto del lavoro dell’allenatore spagnolo Sergio Valdeolmillos. Il coach iberico siede sulla panchina messicana dal 2013 e sin da subito ha saputo trasmettere alla squadra un livello di gioco molto alto. Gioco che ha permesso ai centroamericani di conquistare il campionato continentale del 2013, superando prima in semifinale l’Argentina e poi battendo nella finalissima Portorico.

Messico basket

ROSTER: Ayon (C, 206cm), Cruz (G, 190cm), Giron (PM, 183cm), Gutierrez (PM, 190cm), Hernandez (AG, 204cm), Mata (AG, 203cm), Mendez (G, 183cm), Meza (PM, 186cm), Parada (C, 213cm), Ramos (AG, 200cm), Stoll (AG, 200cm), Zamora (C, 206cm); All. Valdeolmillos

PUNTI DI FORZA: L’esperienza e il gruppo sono senz’altro i punti più forti di questa nazionale.

Gustavo AyonSenza però dimenticare anche le individualità. Il leader della formazione messicana è senza dubbio Gustavo Ayon. Il centro ha grande esperienza internazionale acquisita grazie ai diversi anni passati in NBA con Magic, Hornets, Bucks e Hawks. Chiusa la parentesi americana, il lungo ha deciso di tornare in Europa alla corte del Real Madrid dove è stato uno dei protagonisti della vittoria dell’Eurolega nella stagione 2014/2015. Ayon è stato inoltre il miglior giocatore dei suoi nei campionati americani dello scorso anno chiusi con 17.7 punti, 12.4 rimbalzi e 3.5 assist. Il centro messicano potrebbe dare diversi grattacapi alle formazioni avversarie, soprattutto a quella italiana che, in caso di incrocio e viste le carenze azzurre sotto le plance, potrebbe soffrire molto il gioco del lungo messicano.

PUNTI DEBOLI: L’assenza di ali piccole di ruolo all’interno del roster potrebbero essere un problema per la formazione messicana, soprattutto di fronte a squadre come Grecia, Italia e Croazia ben coperte nello spot di small forward.

ASPETTATIVE: I messicani dovrebbero avere vita abbastanza facile con l’Iran, discorso diverso invece contro la Grecia, favorita per la vittoria del mini girone. Negli ultimi anni però il Messico ha dimostrato di saper battere anche squadre ben più attrezzate (vedi Argentina e Canada) e quindi, se dovesse riuscire a trionfare anche sui greci, non sarebbe di certo una sorpresa.

Gabriele Galbiati

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