Preview Milano (2)- Cantù (7): i derby non si giocano, si vincono, soprattutto ai playoff!

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Olimpia Milano – Pallacanestro Cantù. Basta questo per far capire la tensione che ci sarà attorno a questo quarto di finale, una sfida storica, un derby sentito come non mai tra le tifoserie, le grandi rivali di sempre. Sicuramente sarà il quarto di finale più affascinante e con più seguito, con ipotetici sold-out sia al Forum che al PalaDesio; ma analizziamo come le due compagini arrivano a questa sfida playoff:

OLIMPIA MILANO: La squadra di Simone Pianigiani arriva all’appuntamento dei playoff come seconda della classe, cosa mai accaduta nelle ultime 4 stagioni, con 3 sconfitte nelle ultime 4 gare (di cui una con Pesaro molto negativa), perdendo la vetta della classifica nella sfida all’ultima giornata con la Reyer Venezia. Quindi sicuramente il momento non è dei migliori per Milano, ma parliamo pur sempre dell’Olimpia, la favorita da settembre e sulla carta la squadra per distacco più forte del nostro campionato. Il Presidente Proli e il GM Portaluppi però non reputano Milano la favorita quest’anno, anche perché appunto la compagine meneghina ha terminato al secondo posto in regular season, ma è veramente così? Nascondersi può essere pre-tattica, ma parliamo di una squadra che ha Cusin ultimo uomo inutilizzato, Kalnietis fuori rosa da tempo, due stranieri da lasciare out per turnover ogni gara, un roster profondo come non mai, soprattutto per i playoff date le sole 48 ore tra una gara e l’altra. Chiaro, la stagione è stata molto altalenante, la scoppola di Firenze proprio con Cantù è ancora viva, l’Eurolega è stata deludente, le voci di mercato degli ultimi giorni sembrano far storcere il naso a qualche giocatore (Goudelock per dirne uno), quindi l’umore per quello che traspare pare non essere dei migliori, e si sa che a Milano ciò accade spesso, l’anno scorso insegna. È anche innegabile che a tratti il gioco latiti, la palla sia parecchio ferma e ci si affidi alle soluzioni estemporanee e al talento dei singoli di cui l’EA7 dispone; quindi l’Olimpia sicuramente è la favorita di questi playoff ma le incognite e le sorprese, come da sempre in casa Olimpia, sono dietro l’angolo.

PALLACANESTRO CANTU’: Se torniamo a settembre, probabilmente nemmeno il più folle scommettitore avrebbe pensato di trovare Cantù ai playoff. Società allo sbando, giocatori appena arrivati che già si lamentavano, e parecchi problemi. Però poi si è sviluppato un campionato di buonissimo livello, sotto la guida di un Marco Sodini a tratti straordinario, con un Burns letteralmente devastante, americani validi e un’amalgama di squadra che a Cantù mancava dagli anni d’oro di Trinchieri. La squadra si è qualificata ai playoff all’ultima giornata con la vittoria su Brindisi, sofferta per oltre 35 minuti, ma proprio per questo motivo il morale canturino è alle stelle. Sodini è stato fenomenale a dare un vero carattere a questa formazione, trasmettendo la voglia di andare oltre l’ostacolo, e la Red October si presenta a questo derby con la certezza di aver già raggiunto un grande obiettivo e la consapevolezza di poter compiere un’impresa enorme eliminando Milano. Saranno giorni di fuoco in terra comasca, anche perché comunque poi ci saranno o Brescia o Varese e, se Cantù compisse l’impresa, siamo sicuri che le altre due lombarde sarebbero così favorite nei confronti di Culpepper e compagni?

CHE SERIE SARÀ: Ci aspettiamo una serie molto fisica, giocata a ritmi elevati, soprattutto per via del gioco di Cantù, squadra con tantissimi possessi e punti nelle mani. Milano dal canto suo dovrà indubbiamente alzare il suo livello difensivo rispetto alle ultime uscite, cercare di non dipendere troppo in fase offensiva solo con Micov e Goudelock, anche perché, se non girano loro, allora sarà dura trovare chi ti risolve le partite. Il fattore campo sarà elemento fondamentale: ci sarà un PalaDesio infuocato e un’invasione canturina al Forum nelle prime 2 gare, ma 12.000 tifosi biancorossi possono fare anch’essi la differenza. Di sicuro sulla carta è una serie dove la noia non sarà contemplata, starà al campo ora mantenere le attese della vigilia.

Luca Consolati

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