Preview NBA 2015-16, Charlotte Hornets: L’anno buono per ripartire

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Charlotte Hornets

Undicesimi ad Est nel 2014/15 (33-49)

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Roster:

PM: Kemba Walker, Jeremy Lin, Brian Roberts
G: Jeremy Lamb, Aaron Harrison, Troy Daniels
AP: Nicolas Batum, Micheal Kidd-Gilchrist, P.J. Hairston, Marvin Williams, Jeff Taylor
AG: Al Jefferson, Tyler Hansbrough, Jason Maxiell
C: Frank Kaminsky, Cody Zeller, Spencer Hawes

 

La stella: Al Jefferson

 

“Big Al” non è quello visto l’anno scorso. O meglio, è ciò che i tifosi degli Hornets sperano. Jefferson arrivò in Carolina nel 2014 e dimostrò di essere un leader capace di confezionare si ottime cifre, ma anche di guidare una squadra ai Playoffs come mai gli era successo prima. Chiuse quella fantastica stagione con oltre 21 punti e 10 rimbalzi di media con un ottimo 52% dal campo. Tuttavia, frenato da qualche infortunio e da una chimica di squadra “rovinata” dall’arrivo di Lance Stephenson, Jefferson ha visto sensibilmente ridurre la sua produzione scendendo a 16 punti e 8 rimbalzi con il 48% dal campo che non sono bastati per portare Charlotte alla Post-Season.

 

L’arma in più: Nicolas Batum

Colpo a sorpresa della Free-agency estiva degli Hornets, il francese può davvero far compiere il salto di qualità ad una franchigia che ha vissuto nell’anonimato ormai per troppo tempo. Batum è un playmaker aggiunto e sembra potersi completare al meglio con Kemba Walker, più un realizzatore che un passatore, e rappresenta inoltre un discreto upgrade nella posizione di ala piccola dove Kidd-Gilchrist ha deluso le aspettative, rivelandosi un giocatore monodimensionale con evidenti problemi nella metàcampo offensiva.

 

Il coach: Steve Clifford

L’anno scorso non è andata come si sperava, nonostante degli acquisti importanti come Lance Stephenson, rivelatosi un flop. Coach Clifford è al secondo capitolo della propria avventura nel North Carolina ed è stavolta chiamato senza dubbio a conquistare i Playoffs. La squadra c’è, l’arrivo di Nicolas Batum dovrebbe dare una discreta mano, ora tocca all’allenatore mettere insieme il gruppo, inserire soprattutto Frank Kaminsky, che provoca molta curiosità per il salto tra i pro, e mirare dritto alla post-season, che a Charlotte manca dal 2014, per una vittoria ai Playoffs bisogna invece tornare indietro al 2002.

 

Il mercato: la trade con Dallas e l’arrivo di Batum

Ottimo mercato quello concluso dagli Hornets che sono riusciti a liberarsi di Lance Stephenson, colui a cui avevano affidato il salto di qualità nella passata stagione, salvo poi rivelarsi un bust totale. Al suo posto è arrivato Nicolas Batum, di gran lunga il colpo migliore dell’estate di cui abbiamo già parlato precedentemente. Da Oklahoma arriva la Scomessa con la S maiuscola che corrisponde al nome di Jeremy Lamb, giocatore che non hai mai trovato la giusta continuità e che forse è pronto ad esplodere in questa stagione. Nel backcourt è arrivato anche Jeremy Lin che darà minuti di riposo a Walker e poco altro. L’effetto Linsanity è ormai svanito da tempo. Il reparto lunghi presenta 3 innesti interessanti. Dal Draft è stato scelto Frank Kaminsky, giocatore tutto da verificare in un palcoscenico come quello NBA ma di sicuro potenziale. Energia e follia dalla panchina  affidata a Psycho-T Hansbrough mentre Spencer Hawes va a completare l’ultimo slot nella posizione di Centro.

 

Le aspettative: Playoffs non sono una chimera ma tutti i pezzi devono combaciare

Il livello del roster degli Hornets è discreto e si può lottare per un posto nei Playoffs, considerato il livello della Eastern Conference. Tuttavia ci sono molti “se” che devono tramutarsi in realtà: in primis non si può prescindere da Jefferson che deve tornare ai livelli di due stagioni fa; Steve Clifford si è dimostrato essere un coach di assoluto livello ma non è riuscito a ribaltare del tutto le difficoltà incontrate nella scorsa stagione. Nel roster è presente un bel mix di giovani talentuosi e giocatori navigati  ma ci vorrà tempo per trovare la giusta alchimia di squadra. Le basi ci sono, bisogna lavorare e costruire finalmente qualcosa di importante.

Lorenzo Simonazzi

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