Denver Nuggets
Terzi a Ovest nel 2012-13
Roster:
Ty Lawson, Nate Robinson, Andre Miller / Randy Foye, Evan Fournier / Danilo Gallinari, Wilson Chandler, Jordan Hamilton /Kenneth Faried, Darrell Arthur, Anthony Randolph, Quincy Miller / JaVale McGee, JJ Hickson, Timofey Mozgov.
La Stella: Ty Lawson
Non c’è squadra più difficile dei Denver Nuggets se si deve scegliere un giocatore che spicchi sugli altri, perchè il roster, dalla partenza di Carmelo Anthony, è costituito apposta su un sostanziale equilibrio. E’ però abbastanza evidente che è dalle mani di Ty Lawson che passeranno le maggiori responsabilità, che andranno poi divise con Danilo Gallinari quando l’italiano tornerà in campo. Il playmaker ha fatto vedere tante buone cose lo scorso anno, quando i Nuggets sono state la sorpresa più grande della stagione regolare, 16.7 punti e 6.9 assist sono state le sue medie, e chissà se quest’anno, con il nuovo allenatore, i suoi numeri aumenteranno ancora.
L’arma in più: JaVale McGee
No, non stiamo scherzando. Diventato negli ultimi anni lo zimbello di tutti i tifosi e della Lega, JaVale McGee rimane uno dei lunghi più atletici della NBA, ha mezzi fisici incredibili che gli permettono di concludere in schiacciata o di rispedire al mittente tantissimi tiri. McGee è chiamato quest’anno ad affermarsi nella Lega, partendo da titolare dopo lo scarso impiego da parte di coach Karl la scorsa stagione. Il QI cestistico non è certo dalla sua parte, ma proprio il suo atletismo potrebbe mettere in ombra le lacune dell’ex Wizards. D’altronde proprio lo stesso giocatore, qualche settimana fa, aveva dichiarato di essere stanco di venir considerato uno stupido e di voler dimostrare sul parquet le proprie qualità, certo è anche che la franchigia di Denver ha scommesso su di lui molti soldi.
Il coach: Brian Shaw
Cambio di panchina anche a Denver, dove Brian Shaw sostituirà George Karl. Shaw, che in carriera è stato membro dei Lakers del three-peat insieme a Shaq e Kobe, è alla prima esperienza da head coach dopo essere stato assistente di Frank Vogel agli Indiana Pacers e prima ancora di Phil Jackson ai giallo-viola. Tutti all’interno nella NBA parlano molto bene di coach Shaw, lui ha dichiarato di recente che non tenterà di portare coach Zen a Denver come assistente, come alcuni avevano pronosticato, e che la propria pallacanestro prevede il tiro senza troppi ripensamenti quando si è liberi. Una strategia del genere sarà molto utile al backcourt dei Nuggets, in cui quest’anno mancherà Andre Iguodala, con soprattutto Ty Lawson che potrebbe beneficiarne.
Il mercato: via Iggy, rinforzato il reparto lunghi
I Nuggets dovranno sopperire alla mancanza di Andre Iguodala, finito ai Golden State Warriors, che rappresentava il baluardo difensivo della squadra nonchè la guardia titolare. Proprio nel ruolo di guardia non è stato fatto alcun acquisto se non Randy Foye, di sicuro lontano dagli standard di Iggy, che però potrà portare molte triple alla causa delle Pepite. Con Foye è arrivato JJ Hickson, che andrà a rinforzare un reparto lunghi già formato da Kenneth Faried, JaVale McGee, Timofey Mozgov ed Anthony Randolph, dopo aver fatto molto bene a Portland lo scorso anno. E’ stato perso Corey Brewer, validissima alternativa dalla panchina, non sostituito ma i cui minuti probabilmente andranno a favore di Jordan Hamilton, che potrà finalmente giocare di più. Ultima menzione per Nate Robinson, con gli anni che avanzano per Andre Miller l’energia dell’ex Bulls farà comodo ai Nuggets e già si sono fatte abbastanza battute sulla coppia di cervelli Robinson-McGee.
Aspettative: confermarsi tra i top a Ovest e fare i Playoffs
E’ cambiato molto dalla scorsa stagione: il GM, l’allenatore, molti giocatori. Denver dovrà fare a meno di Danilo Gallinari, una delle sue stelle più luminose, fino almeno a Dicembre, ma ha il lusso di poterlo sostituire con Wilson Chandler. Probabilmente i Nuggets non riusciranno nell’impresa dello scorso anno, quando arrivarono terzi nella Western Conference, ma l’obiettivo rimane comunque fare i Playoffs. Il roster rimane di ottima qualità nonostante le partenze di Iguodala e Corey Brewer e i fattori per poter arrivare anche quest’anno alla post-season, e magari superare il primo turno, ci sono tutti.
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