Preview NBA: Golden State Warriors, si riparte dai successi dello scorso anno con un Iggy in più

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Golden State Warriors

Sesti a Ovest nel 2012-13

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Roster:

Stephen Curry, Toney Douglas, Nemanja Nedovic / Klay Thompson, Kent Bazemore / Andre Iguodala, Harrison Barnes, Draymond Green / David Lee, Marreese Speights / Andrew Bogut, Jermaine O’Neal, Festus Ezeli, Ognjen Kuzmic.

steph-2La stella: Stephen Curry

E’ esploso lo scorso anno a suon di triple, migliorato il record di Ray Allen per tiri da tre segnati una stagione regolare, e quest’anno dovrà confermarsi come uno dei playmaker più forti della NBA. La ESPN nel proprio ranking ha collocato Curry al sesto posto assoluto, tra i playmaker dietro soltanto a Chris Paul e Russell Westbrook, probabilmente una posizione un po’ troppo alta per lui, che potenzialmente potrà alzarsi al livello dei migliori registi della Lega. A dire la verità, fino alla scorsa stagione, il playmaker dei Warriors non ha mai goduto di tanta popolarità nella propria carriera quanta ne stia avendo ora, snobbato all’ultimo All Star Game causando la riluttanza degli appassionati. Lo scetticismo nei confronti di Curry è dovuto soprattutto al suo fisico, troppo fragile, soprattutto nelle sue caviglie, che spesso gli hanno impedito di scendere in campo nei primi anni di NBA. Il prodotto di Davidson ha però dimostrato di poter spostare, e non poco, gli equilibri in campo, essendo dotato anche di un’ottima abilità di passatore, cosa estremamente utile con al proprio fianco una macchina da punti come Klay Thompson.

L’arma in più: Klay Thompson

Come Curry, e come tutte le giovani stelle dei Warriors, è esploso lo scorso anno anche Klay Thompson, il giovane tiratore si è rivelato un’incredibile macchina da punti, beneficiando degli assist del compagno di backcourt. Nei Playoffs della scorsa stagione, Thompson si è mostrato un giocatore fondamentale per il gioco di Golden State, rivestendo un ruolo di estrema importanza offensiva e trovandosi a proprio agio con lo stile veloce di coach Jackson. Le cifre in stagione lo scorso anno parlano di 16.6 punti di media con il 42% dal campo, insieme a David Lee, Stephen Curry e il nuovo arrivato Andre Iguodala, Thompson rappresenta quindi una delle bocche da fuoco fondamentali per l’attacco dei Warriors.

Il coach: Mark Jackson

Il reverendo Jackson ha sorpreso tutti la stagione passata, secondo molti doveva essere lui il vincitore del premio di Allenatore dell’Anno, avendo portato i Golden State Warriors dai bassifondi della Western Conference al sesto posto. L’impresa si è ulteriormente ingigantita nei Playoffs, quando il coach ha guidato i suoi prima all’upset sui Denver Nuggets e successivamente a preoccupare parecchio i San Antonio Spurs, poi vincitori della serie 4-2. La sua filosofia è una pallacanestro veloce, naturalmente questo va a discapito della difesa, ma a favore dello spettacolo: i Warriors sono sicuramente una delle squadre più divertenti della NBA da veder giocare, anche se spesso divertimento e vittorie nei Playoffs non coincidono. Non si chiede quest’anno a coach Jackson di vincere o arrivare alle Finals, sia chiaro, ma avrà a disposizione un roster di tutto rispetto, che gli permetterà addirittura di utilizzare come sesto uomo uno tra Harrison Barnes e Andre Iguodala.

Il mercato: colpo Iggy, aggiunte alla panchina

IguodalaPC_300Un buonissimo mercato estivo quello dei Golden State Warriors. I californiani avevano due contrattoni in esubero, quelli di Jefferson e Biedrins, e sono riusciti a cederli entrambi insieme a Brandon Rush ottenendo in cambio un giocatore completo e utilissimo difensivamente come Andre Iguodala. La panchina è stata puntellata con gli arrivi di Toney Douglas e Jermaine O’Neal, che potrà mettere a disposizione la propria esperienza. L’unica perdita “grave” è quella di Jerrett Jack, il playmaker è finito ai Cavaliers nella free agency e sicuramente la mancanza della sua leadership si farà sentire. Non grandi talenti come gli scorsi anni dal Draft, anche perchè i Warriors disponevano di una scelta tutto sommato bassa: selezionato dai Phoenix Suns, è arrivato il serbo Nemanja Nedovic, lo scorso anno al Lietuvos Rytas e che ha ben impressionato all’Europeo in Settembre. Infine sarà a disposizione di coach Jackson anche Ognjen Kuzmic, scelto lo scorso anno al secondo turno ma mai approdato in NBA.

Aspettative: lottare con le potenze della Western Conference

La squadra è la stessa dello scorso anno, con un Iguodala e molta esperienza in più. I Warriors non potranno che far bene, magari avvicinandosi ancora di più alle Finals, ma quasi sicuramente senza approdarvi. Il backcourt è uno dei migliori della NBA e anche i lunghi sono di tutto rispetto, il gioco veloce e privo quasi ogni idea difensiva di Mark Jackson potrebbe però cozzare con quella che è la tradizione dei Playoffs, dove le squadre solide fanno solitamente a pezzi le franchigie che seguono questa filosofia.

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Francesco Manzi

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