Preview NCAA, Big 12: Chi fermerà Kansas?

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Continuiamo le nostre preview sul mondo del college basket. Noi di BasketUniverso abbiamo deciso di selezionare le 5 conference più importanti della Division I e analizzare brevemente alcuni aspetti che secondo noi non possono passare inosservati. Oggi andiamo nel Midwest degli Stati Uniti.

La nostra presentazione della prossima stagione NCAA passa oggi per la Big 12, conference che raggruppa università provenienti dagli stati di Iowa, Kansas, Oklahoma, Texas e West Virginia. Cominciamo il nostro viaggio tra le più prestigiose università del Midwest:

LE FAVORITE

bill self
Bill Self, 12esima stagione sulla panchina di Kansas

Kansas Jayhawks: Il team guidato da coach Bill Self si presenta all’avvio della nuova stagione forte della vittoria di 10 titoli consecutivi di conference e le premesse con cui la squadra è stata costruita lasciano pensare che i favoriti restino ancora loro. La stagione passata non è però fra quelle che verranno ricordate a lungo a Lawrence, infatti a dispetto di una squadra dall’enorme potenziale i Jayhawks sono stati eliminati a sorpresa già al secondo turno del torneo NCAA dalla meno quotata Stanford. Se ne sono andati Andrew Wiggins e Joel Embiid (entrambi in NBA), ma anche i preziosi Naadir Tharpe e Tarik Black (uno in D-League, l’altro ha finito il percorso universitario); nonostante questo Bill Self è riuscito a costruire una squadra, se possibile, più solida di quella dell’anno passato con il “recruiting” dei 4 freshmen Devonte Graham, Cliff Alexander, Kelly Oubre e del giovane talento ucraino Sviatoslav Mychailiuk (i primi 3 sono tutti quotati al primo giro del prossimo draft) a cui si aggiunge la conferma del sophomore Wayne Selden, che ha rimandato di un anno il probabile salto in NBA. Squadra potenzialmente devastante fra gli esterni e tra le più serie candidate ad un posto alla Final Four di Indianapolis.

Texas Longhorns: Confermata in blocco la squadra che ha saputo stupire nell’anno passato, soprattutto con alcune vittorie pesanti contro team all’interno del ranking, con l’aggiunta importantissima del centro Myles Turner (2.13m), giocatore dotato di un fisico che a livello di college in pochi hanno. Altri punti di forza sono il play al secondo anno Isaiah Taylor, ed il 4 Cameron Ridley, che con Turner potrebbe formare una coppia difensiva con pochi eguali. I Longhorns, guidati da Rick Barnes (al 17°anno su questa panchina), dovranno evitare gli alti e bassi della scorsa stagione, ma avranno una squadra sicuramente più esperta e con rotazioni più lunghe che gli permetteranno di dosare al meglio le energie in vista della fase decisiva. Dopo 6-7 anni di mediocrità l’università di Austin può definitivamente tornare fra i top team della nazione.

Iowa State Cyclones: Una squadra che l’anno scorso è andata oltre le aspettative, venendo eliminata nelle Sweet 16 da Connecticut, che poi avrebbe vinto il titolo. Alle partenze dei due senior DeAndre Kane e Melvin Ejim (il primo finito in Russia, il secondo a Roma), entrambi membri del quintetto titolare, si è cercato di rimediare con dei transfer da altre università. I punti fermi della squadra rimangono quindi il play Monte Morris, l’ala Dustin Hogue ed il 4 Georges Niang. Forse manca un vero realizzatore (com’era Kane), ma rimangono un osso duro per tutti.

LE OUTSIDER

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Marcus Foster, quasi 30 minuti ed oltre 15 punti di media nel suo primo anno a Kansas State.

Squadra sicuramente molto ostica sono i Kansas State Wildcats, un gruppo che attorno alla coppia play-guardia Marcus Foster-Justin Edwards riunisce tanti buoni giocatori, che probabilmente finito il college sceglieranno di terminare la loro carriera, ma che permettono a coach Weber di effettuare rotazioni molto ampie. Nella scorsa stagione molti furono sorpresi dal cammino dei Baylor Bears, fermatisi solo alle Sweet 16, dopo alcuni “scalpi” eccellenti; tanti membri di quella squadra hanno terminato il percorso universitario (fra cui Isaiah Austin, la cui storia ha commosso tutti) ma a sostituirli sono arrivati tanti buoni freshmen che potrebbero nuovamente stupire. Un punto interrogativo sono invece gli Oklahoma Sooners, potevano essere tra i top team della conference, ma per via delle complesse regole NCAA sul trasfererimento da un’università ad un’altra non potranno schierare per quest’anno il centro TaShawn Thomas, ma nonostante questo rimangono una squadra molto solida.

LE ALTRE

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Juwan Staten, al suo anno da senior con la maglia dei Mountaineers.

A parte la guardia Juwan Staten, sul radar di alcuni scout NBA, non ci sarà grande interesse per la stagione dei West Virginia Mountaineers, destinati ad un’altra stagione incolore. Dovranno dimenticarsi le ottime prestazioni degli ultimi anni i tifosi degli Oklahoma State Cowboys, che, senza Marcus Smart, passeranno un anno con poche gioie e tante sofferenze. L’ultimo posto nella conference dovrebbero poi giocarselo Texas Tech e Texas Christian, i Red Raiders e gli Horned Frogs sono di gran lunga inferiori alle altre, con i secondi reduci da una disastrosa annata terminata 0-18 nelle gare di conference.

Redazione BasketUniverso

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