Preview Serie A 2014/2015, prima fila: Dinamo Sassari & Olimpia Milano

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Ultimo giorno prima dell’inizio ufficiale della nuova stagione di Serie A ed ecco completarsi la griglia di partenza secondo Basket Universo.

Siamo arrivati, quindi, ai primi posti, dove vediamo l’Olimpia Milano, fresca di scudetto sul petto ma sconfitta in Super Coppa, e la Dinamo Sassari, sempre più in crescita e con la voglia di affermarsi.

Noi le abbiamo inserite come prima e seconda, ma sarà davvero così?

Andiamo ad analizzarle nel dettaglio.

2. Dinamo Banco di Sardegna Sassari (a cura di Fabrizio Pinna)

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I sardi sono arrivati alla quinta stagione in Serie A e quest’anno, per la prima volta nella loro storia, parteciperanno all’Eurolega affrontando squadre del calibro di Real Madrid, Zalgiris Kaunas e UNICS Kazan e comunque sarà storia.
La stagione dei ragazzi di coach Sacchetti si è aperta nel migliore dei modi con la conquista del secondo storico trofeo, quella Supercoppa Italiana conquistata tra le mura amiche proprio lo scorso weekend sconfiggendo prima Roma in semifinale e poi l’Olimpia Milano nella finalissima.

I cugini Diener, grandi protagonisti delle 3 precedenti stagioni.
I cugini Diener, grandi protagonisti delle 3 precedenti stagioni.

La Dinamo nel corso dell’estate ha adoperato tanti cambiamenti al suo roster, sui quali spicca su tutti l’addio dei cugini Diener, i grandi protagonisti delle ultime tre annate biancoblù. Oltre i Diener, hanno lasciato la Sardegna anche Caleb Green (quest’anno a Malaga), Omar Thomas (in LegaGold a Ferentino), Marques Green (in Turchia al TED Ankara Kolejililer) e Drew Gordon (che proprio in questi giorni ha ricevuto una chiamata in NBA dai Philadephia 76ers per la preseason).
E’ stato confermato invece il blocco degli italiani composto dal capitano Manuel Vanuzzo, Jack Devecchi, Brian Sacchetti e Massimo Chessa, mentre appare complicata la situazione di Amedeo Tessitori. Il giovane pisano, infatti, già da tempo, non compare più nelle foto della squadra e non era presente neanche alla Supercoppa, indizi che portano a un allontanamento di “Tex” dalla società sarda.
Il Presidente Stefano Sardara, coadiuvato dal suo GM Pasquini, ha portato a Sassari nomi illustri del panorama del basket europeo. Su tutti spicca David Logan, protagonista nell’ultima stagione con la maglia dell’Alba Berlino sia in Bundesliga che in Eurocup. La guardia americana naturalizzata polacca, ha i mezzi per poter sostituire al meglio Drake Diener, anche grazie alla sua grinta in difesa. E’ proprio difensivamente che la Dinamo punta a crescere rispetto agli anni precedenti e in tal senso sono arrivati a Sassari due grandissimi difensori come Jeff Brooks e Rakim

La Dinamo Sassari si "coccola" la Supercoppa 2014
La Dinamo Sassari si “coccola” la Supercoppa 2014

Sanders. Il primo, al suo terzo anno in Italia, arriva a Sassari dopo due positive stagioni a Cantù e Caserta, chiuse rispettivamente con 7.9 e 14.4 ppg a cui vanno aggiunti gli oltre 6 rimbalzi di media ad allacciata di scarpa. Rakim Sanders, così come Logan, arriva dalla Bundesliga, sponda Bamberg. Con la maglia bianconera ha disputato sia l’Eurolega (7.9 ppg) che l’Eurocup (12.5).
Uno dei compiti più difficili del roster spetta a Jerome Dyson, già votato come terzo miglior giocatore del campionato subito dietro a Drake Diener e Keith Langford, che deve cercare di non far rimpiangere l’idolo indiscusso del pubblico sassarese: Travis Diener. Il giocatore statunitense ha già dimostrato di saper gestire la pressione nei momenti cruciali del match, venendo eletto MVP della finale di Supercoppa grazie ai 25 punti a cui vanno aggiunti ben 9 falli subiti e 3 assist.
Per sostituire il deludente Drew Gordon, la dirigenza punta forte su Shane Lawal, visto lo scorso anno a Verona e Astana, ma con un passato giramondo (Emirati Arabi, Spagna, e Libia).
A giocarsi il ruolo di sesto uomo, ci sono ben tre giocatori: Miroslav Todic, Edgar Sosa e Marco Cusin.
Il primo. reduce da una positiva stagione in quel di Brindisi, ha stupito gli addetti ai lavori nel corso del precampionato, mostrandosi un giocatore affidabile in attacco e arcigno in difesa (14 punti e 4 rimbalzi in 24′ contro Milano).
Edgar Sosa, invece, reduce dagli ottavi di finale con la “sua” Repubblica Dominicana, grazie al suo carisma e alla sua tecnica offensiva ha tutte le carte in regola per essere il giocatore più adatto a sostituire Jerome Dyson.
Stesso discorso per Marco Cusin che, dopo un’estate passata da free-agent, è arrivato in Sardegna rendendo ancora più forte l’entusiasmo nell’isola. Il centro della Nazionale garantisce chili e solidità in difesa e, nonostante non si adatti al meglio al “run and gun” di coach Sacchetti, può essere il vero uomo in più di quella che ormai non è più la rivelazione del campionato italiano.
Sassari esordirà domenica contro la Virtus Bologna al PalaSerradimigni, che stavolta si annuncia gremito in ogni ordine di posto.

 

 

  1. EA7 OLIMPIA MILANO 1936

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Inutile dirlo: parte già da favorita. E quando mai?

Milano nelle ultime stagioni, o meglio dall’inizio dell’era Armani, si è vista affibbiarsi sul groppone l’etichetta di favorita del campionato, ma, come ben sappiamo, non ha mai rispettato i pronostici, collezionando risultati molto spesso non all’altezza delle attese.

Finalmente a Giugno è riuscita a sconfiggere questa maledizione, sgominando prima la sempre più rivelazione Sassari, e infine i campioni in carica, e nemici di numerose battaglie dentro e fuori dal parquet, della Mens Sana Siena.

Se facciamo le somme, la stagione di Milano 2013/14 è stata un successo: tolto lo scivolone in Coppa Italia, ha disputato un Eurolega ai limiti della perfezione, mancando le Final4 per un soffio, terminando con il ventiseiesimo scudetto.

Riuscirà a ripetersi?

Adesso la domanda sulla bocca di tutti è propria questa: tolta la pressione di dover vincere ad ogni costo, che tipo di Olimpia vedremo quest’anno?

Innanzitutto con una nuova gestione, perché quest’estate Livio Proli ha ufficialmente passato il testimone a Flavio Portaluppi, con uno “zoccolo duro” di giocatori confermati, ben 7 su 12 totali, e un allenatore che ha dimostrato di essere un vincente, lavorando molto sulla mentalità dei suoi ragazzi più che sulla tecnica.

E’ sicuramente un’Olimpia rinforzata dagli acquisti di Linas Kleiza, una garanzia e il migliore nel pre-campionato, Joe Ragland, forse uno dei playmaker più forti visti in circolazione negli ultimi due anni e strappato ai cugini canturini, del talento di MarShon Brooks, voglioso di fare esperienza, e della strapotenza di Shawn James, in questo momento però fermo ai box.

Ecco, sicuramente vedremo un’EA7 “cerottata” nelle prime giornate, che faticherà a trovare un equilibrio interno, di definizione dei ruoli. Oltre al centro ex Maccabi, infatti, anche Moss salterà la prima di campionato per un problema muscolare e Samuels non è ancora al 100%, come Melli.

moss

Vedremo una Milano con un Hackett part-time: la scelta di abbandonare il ritiro della nazionale quest’estate ha comportato una squalifica di ben 6 mesi al giocatore originario di Forlimpopoli, che inevitabilmente ha danneggiato la società. Durante il campionato ci sarà quindi Meacham al suo posto, mentre Daniel potrà scendere in campo nelle competizioni europee, ma di certo sarà una staffetta non di facile gestione per coach Banchi.

Sarà certamente un’Olimpia però con molti punti nelle mani. Books, Ragland, Keliza e Gentile sono delle macchine da canestro di difficile contenimento per le avversarie, ma ciò è subordinato a quanto insieme questo quartetto riuscirà a giocare e stare in campo, anche se il loro allenatore è bravo a gestire i ruoli, come abbiamo visto la stagione appena terminata.

Insomma, sicuramente Milano è una squadra dall’enorme potenziale, come sempre, ma che ci metterà qualche mese prima di trovare il giusto equilibrio. Certo, resta l’evidenza che, una volta raggiunto il massimo, questa è certamente una corazzata che nessuno riuscirà a rallentare facilmente, che si prepara a sfondare sia in campionato sia in Europa.

Se il Forum di Assago già ci crede, forte del record di 3.300 (arrotondiamo per difetto) abbonamenti venduti, vogliamo farlo anche noi.

Marco Astolfi

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