Siamo arrivati al momento più importante della stagione,siamo arrivati a quelle gare che ogni giocatore sogna di disputare dall’inizio dell’anno. Trento e Capo d’Orlando sono giunte a questa finale giocando una pallacanestro di squadra durante tutta la regular season,puntando sempre sulla forza del gruppo piuttosto che sulla forza dei singoli. I giocatori chiave di questa serie sono molteplici e in ogni ruolo troveremo una sfida nella sfida. Andiamo ad analizzare quintetti e panchine:
I QUINTETTI:
Sarà interessantissimo il duello fra Brandon Triche e D’Wayne Mays: il primo è stato una scommessa vinta da coach Buscaglia,un giocatore molto solido ed esplosivo che non disdegna attaccare il ferro ma che può punirti anche da fuori. Ha chiuso la sua prima stagione
con 16.6 punti di media a partita ed è diventato subito l’idolo dei tifosi di Trento. Mays è stato un acquisto del tutto azzeccato da Capo d’Orlando,un giocatore che sembra arrivato sul punto di poter giocare anche in serie A. L’ex Scafati è capace di accendersi in un amen,di tirarti in faccia con il suo mortifero arresto e tiro oppure arrivare fino in fondo con la sua rapidità. Con Nicevic gioca un “pick&pop” efficacissimo e non sono da sottovalutare i tanti tiri che costruisce per i compagni attirando su di se la difesa.
Forray contro Soragna è il duello della grinta e della voglia. “Toto” ha disputato una stagione con quella “garra” che contraddistingue gli argentini. E’ un difensore di rara intelligenza cestistica,ma ciò che sorpende di più è come il suo gioco si sia evoluto anche nella metà campo offensiva. Ha migliorato notevolmente il suo tiro da tre chiudendo con il 40% in regular season e la sua stagione da 9.7 punti, 4.6 rmbalzi e 3 assist è di lunga la migliore della sua carriera. Matteo Soragna è un leader silenzioso,uno che fa sempre la cosa giusta al momento giusto. E’ un tiratore piazzato mortifero,difensore eccellente sui piccoli e soprattutto ha quella leadership che ogni capitano deve avere. Le sue cifre sono cresciute nettamente nei playoffs a dimostrazione che nei momenti più importanti lui risponde sempre presente.
Nel ruolo di ala piccola troviamo B.J. Elder e Marco Portannese,due giocatori fondamentali per entrambe le squadre. Elder è un giocatore fisico che non si risparmia su entrambi i lati del campo. Ha avuto dei problemi fisici che ne hanno compromesso l’utilizzo durante questi i playoffs ,ma se tornerà in forma durante questa serie potrà garantire facilmente i suoi 15 punti di media prodotti durante la regular season e la sua forza immensa. Marco Portannese è arrivato finalmente alla consacrazione totale in questa stagione disputando un anno con la grande intensità che lo contraddistingue. E’ dotato di un buonissimo tiro dalla linea dei 6,75 e la sua voglia di difendere accompagnata dalla sua capacità di volare in contropiede lo rendono un giocatore di prorompente energia.
Pascolo contro Archie è una sfida che darà spettacolo.”Dada” non sarà cestisticamente bello da vedere,ma se parliamo di efficacia non è secondo a nessuno. La sua stagione da 16.6 punti e 9.9 rimbalzi di media è stata fantastica e il prossimo anno sarà difficile trattenerlo a Trento. Possiede dei competenti movimenti in post ed ha esteso il suo “range”di tiro anche dalla linea dei 6,75,oltre ad avere una capacità incredibile di correggere a rimbalzo offensivo gli errori dei compagni grazie alle sue lunge leve. Archie è stato una vera e propria rivelazione per l’orlandina. Pescato dal campionato rumeno,il colored americano è un “4” tattico dotato di un grande atletismo e di ottimi fondamentali. E’ capace di difendere sia sui lungi che sui piccoli e le sue doti atletiche lo portano a disturbare i tiri dei giocatori avversari. La sua stagione parla di 15 punti e 7 rimbalzi a gara,ma quello che i numeri non dicono è soprattutto la sua importanza nella metà campo difensiva.
La freschezza atletica di Baldi Rossi sarà contrapposta all’immensa esperienza di Sandro Nicevic. Il primo,all’esordio in legadue,ha prodotto una stagione da 9.4 punti e 7 rimbalzi ad allacciata di scarpe. E’ un 207cm. capace di tirare dalla lunga distanza e attaccare il canestro grazie alla sua velocità di piedi. Il secondo è un professore del gioco in post basso e il suo jumper mortifero dalla media è un marchio di fabbrica. A 37 anni ha viaggiato a 14.7 punti di media ed è stato un vero e proprio rebus per i lunghi avversari.
LE PANCHINE:
I giocatori di maggior impatto uscendo dalla panchina sono senza dubbio Spanghero e Basile. Marco Spanghero è stato il valore aggiunto di Trento in questa stagione grazie alla sua capacità di essere incisivo nei minuti concessigli da coach Buscaglia. Il suo fatturato è cresciuto molto in questi playoffs (10.5 punti) e la sua grande personalità risulta decisiva nelle rotazioni. Il Baso è il sesto uomo dell’orlandina e le sue bombe continuano a spaccare spesso in due le partite. Nonostante non sia più un giovincello è da sottolineare il suo grande sacrificio nella metà campo difensiva. Santarossa,Fiorito e Lechtaler da un lato e Laquintana,Valenti e Benevelli dall’altro,garantiscono minuti d’intensità per entrambe le squadre. Sono giocatori che fanno il lavoro sporco e che spesso passano inosservati,ma non è raro vederli essere fondamentali a fini di una vittoria.
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