Prodezza di Spanoulis ! L’Olympiacos vince il derby, Cade il Barca a sorpresa

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Sorprese, emozioni ed eroi. La penultima serata di top 16 di Eurolega non delude e regala qualcosa di incredibile, da spettacolari rimonte a canestri magnifici a fil di sirena, nonostante le situazioni più importante erano già state delineate. Sarebbe sciocco anticipare qualsiasi cosa perciò ecco a voi le tre partite del gruppo E andate in scena in questa serata, in attesa di Milano impegnata domani a Malaga:

Fenerbahce Ulker Istanbul  84            Anadolu Efes Istanbul 65

Parziali: 21-10 / 45-31 / 68-49 / 84-65

Finisce l’avventura delle due turche impegnate nel gruppo E delle top 16. Se per l’Efes l’eliminazione era facilmente pronosticabile, lo stesso non si può dire per il Fener che, con Obradovic al comando e dopo un’ottima prima fase disputata, ha dimostrato di non avere quella mentalità per arrivare nella vera elité europea. Infatti quest’oggi i valori in campo sono stati pienamente rispettati tanto che i padroni di casa hanno dominato dal primo all’ultimo minuto. Già nel primo quarto sprint dei giallo-neri con il parziale di 21 a 10 che segna il match: protagonista principale è Mahmutoglu, ben supportato da Zoric e Bogdanovic . Zoric si rende grande protagonista anche in una seconda frazione che procede per strappi: il Fener tenta di allungare e l’Efes che prova a mantenersi in vita con un buon Savanovic. Tuttavia all’intervallo lungo, i primi hanno guadagnato qualche altro punticino che li porta sul 45 a 31. Nel terzo quarto arriva la batosta finale per l’Efes che, nonostante aggiunga un buon Vasileadis a Savanovic, viene affondata sino al -19 da un grande Savas (68-49). L’ultimo periodo è semplice accademia con Zoric e Savanovic che si sfidano per avere il ruolo di miglior marcatore del match. La sfida la spunta il secondo ma i suoi si arrendono per l’84 a 65 finale. Finisce fra i rimpianti l’avventura dell’Ulker e a testa bassa quella dell’Efes. Ora l’onore del basket turco si aggrappa tutto al Galatasaray.

Tutta la grinta di un ottimo Luka Zoric

TABELLINI: FENERBAHCE ULKER ISTANBUL : Zoric 20, Savas 18, Mahmutoglu 13,    Tiri da 2: 32/55,    Tiri da 3: 3/11,     Tiri liberi: 11/14     Rimbalzi: 38 (Savas 7)   Assist: 15 (Ugurlu 7)

ANADOLU EFES ISTANBUL: Savanovic 21, Vasileadis 12,      Tiri da 2: 16/35     Tiri da 3: 6/18     Tiri liberi: 15/20    Rimbalzi: 24 (Gonlum 7)    Assist=14 (Osman, Savanovic 4)

FC Barcellona 86       Laboral Kuxta Vitoria 95

Parziali: 28-22 / 50-35 / 60-66 / 86-97

Clamoroso a dir poco. Sembrava dovesse essere una carneficina invece il Vitoria di Scariolo sorprende tutti e, con una straordinaria rimonta nel secondo tempo, espugna il parquet di Barcellona e bissa la vittoria ottenuta la settimana scorsa col Fenerbahce. Inizio del match molto equilibrato con entrambe le squadre che si danno battaglia canestro dopo canestro. Nel finale della prima frazione però, grazie al solito Navarro (500 triple raggiunte in carriera), il Barca tenta di prendere i largo sul 25-19. Nel secondo periodo sembra arrivare il colpo di grazia per merito di un Nachbar straordinario e di una mira da dietro l’arco quasi perfetta. Il 50-35 dopo 20 minuti sembra il preludio ad una facile vittoria ma nel terzo quarto arriva il colpo di scena: con un break di 31 a 10 e di 18 a 0 la partita cambia completamente. Nocioni diventa una macchina da punti perfetta, ben assistito da San Emeterio e Causeur. Il Barca crolla di gioco, nervi ed anche di punteggio. Il 60 a 66 di fine terzo quarto sembra un incubo per il popolo locale. Nell’ultimo periodo il Vitoria accelera con i soliti noti ed il vantaggio di 62 a 75 è un’ipoteca sulla partita . Il Barca si sveglia tardi e con l’inerzia della partita in mano agli ospiti: San Emeterio e Nocioni chiudono ogni velleità di rimonta e l’86 a 95 finale è una gran soddisfazione per Scariolo che ora guarda con fiducia al proseguio della stagione in patria. Il Barca mantiene comunque il suo primo posto e ora guarda ai playoff con un avversario ancora da scoprire.

Un superbo Nocioni trascina il Caja alla vittoria !

 TABELLINI: FC BARCELLONA: Navarro 25, Nachbar 18, Huertas 15,       Tiri da 2: 20/37     Tiri da 3: 10/23     Tiri liberi: 1620   Rimbalzi: 30   Assist: 17

LABORAL KUXTA VITORIA: Nocioni 37, San Emeterio 18, Pleiss 12        Tiri da 2: 26/43      Tiri da 3: 10/20    Tiri liberi: 15/18     Rimbalzi: 27   Assist: 18

Olympiacos Pireo 68         Panathinaikos Atene 65

Parziali: 12-16 / 29-37 /46-48 / 68-65

Quando ti chiami Vassilis Spanoulis non puoi mai essere sottovalutato, anche se fino a quel momento hai collezionato la miseria di 6 punti e hai giocato una partita da dimenticare. Quando però c’è da decidere l’esito di una partita anzi, di un derby, i campioni sono sempre lì pronti a farsi dare la palla dai compagni e a portarli alla vittoria. Con la tripla da 9 metri sulla sirena, il play della nazionale greca non solo permette ai suoi di vincere il derby, obiettivo mai banale ad Atene, ma di arrivare terzo nel girone proprio davanti ai cugini. Il tutto, dopo una partita sempre condotta dai bianco-verdi prima della beffa finale. Il primo tempo infatti, si era concluso sul 29 a 37, grazie ad un Mavrokefalidis autentico trascinatore dei suoi. Nei secondi 20 minuti la partita si mantiene intensa e poco spettacolare: l’Oly mette la museruola all’attacco del Pana e con la fisicità super di Dunston, che cattura rimbalzi e li tramuta in canestri, si riavvicina. Nell’ultima frazione gli attacchi sono più vivaci grazie a Sloukas da una parte e Curry dall’altra. La rimonta dei padroni di casa è lenta ma costante e giunge al pareggio a quota 65. Della fine abbiamo già parlato: l’ennesima prodezza di un grande campione che proverà, anche se sarà difficile, a trascinare i suoi al terzo successo consecutivo.

TABELLINI: OLYMPIACOS PIREO: Sloukas, Dunston 12, Mantzaris 11,    Tiri da 2: 14/27     Tiri da 3: 11/31     Tiri liberi: 7/19     Rimbalzi: 40    Assist: 17

PANATHINAIKOS ATENE: Mavrokefalidis 17, Curry 10,    Tiri da 2: 22/43     Tiri da 3: 4/11    Tiri liberi: 9/14     Rimbalzi: 30   Assist: 16

Bernardo Cianfrocca

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