Quali sono le squadre di basket più seguite dagli italiani?

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Il basket, da sempre, ha una nicchia di tifosi appassionati su tutto il territorio italiano. Vediamo insieme, al di là delle squadre nostrane, quali siano i team di pallacanestro più amati e conosciuti dai nostri connazionali.

La pallacanestro, negli anni, è diventato uno degli sport più amati degli italiani. Anche se non siamo ai livelli del calcio, grazie a campioni come Meneghin prima e, recentemente Belinelli e altri, il basket è molto apprezzato dai suoi appassionati. I siti di scommesse sulla pallacanestro, nell’era digitale, permettono poi di poter scommettere sui vari eventi in programma e i migliori siti per scommettere sul basket hanno quote speciali per gli eventi principali e bonus pensati ad hoc per i tifosi che non fanno altro che attirare sempre più utenti verso gli sport considerati minori.  Ma quali sono le squadre più amate dai nostri connazionali?

Scommesse online sul basket: quali squadre le più apprezzate?

I migliori siti scommesse basket sanno molto bene che, tra le varie leghe e le tante squadre presenti sul nostro territorio, ce ne sono due o tre, storiche, che sono molto amate dagli italiani. La prima squadra, compagine lombarda in cui ha esordito in A il nostro Gallinari, è l’Olimpia Milano, fresca vincitrice dell’ultimo scudetto. L’Olimpia, conosciuta anche come AX Armani Exchange Milano, è uno dei team più blasonati d’Italia. Fondato nel 1936, ha vinto 30 campionati italiani, 8 Coppe Italia e 3 Coppe dei Campioni. Famosa per giocatori come Mike D’Antoni e Meneghin, è un punto di riferimento per gli appassionati.

Altra squadra amatissima è quella della Virtus Bologna, fondata nel 1929 e vincitrice di 16 scudetti, 8 Coppe Italia e 2 Euroleghe. Il club, noto anche per la sua rivalità con l’altra squadra bolognese, la Fortitudo, ha visto negli anni gente come Manu Ginobili e Sasha Danilovic. Attualmente gioca in rosa Marco Belinelli, unico giocatore italiano ad aver vinto un titolo NBA con San Antonio nel 2014.

Ultima, ma non per importanza, la Pallacanestro Varese, fondata nel 1945 e vincitrice di ben 10 scudetti e 5 Coppe dei Campioni. Negli anni Settanta, prima del declino, è stata una delle squadre più forti d’Europa, con campioni come Bob Morse che sono stati fondamentali per le tante vittorie conquistate. Negli anni, comunque, anche squadre come Caserta, Scafati, Avellino, Napoli e ora Venezia, Brescia e tante altre, danno filo da torcere alle squadre più blasonate. Chiaro è che, nella maggior parte dei casi, sono i fondi a fare la differenza così come i soldi spesi per i settori giovanili. Più giovani giocano e più ci sarà possibilità di fare bene.

Anche l’NBA è sempre molto amata dagli italiani

Non solo basket nostrano: l’NBA, la lega professionistica di basket americana, è sempre nei pensieri degli appassionati che seguono, volentieri, cosa succede nelle fasi cruciali del campionato, vinto quest’anno dai Boston Celtics. Non possiamo, comunque, dimenticare che, negli anni, campioni come Michael Jordan, Kobe Bryant, Larry Bird, Magic Johnson, Charles Barkley, LeBron James, Kevin Durant e tanti altri, hanno fatto la storia di questo sport rendendo la pallacanestro un vero fenomeno a livello mondiale.

Pensiamo, infatti, solo alla carriera di Michael Jordan e quanto un atleta, probabilmente il primo in ogni disciplina, abbia resto il suo nome e cognome una vera icona di stile, ancora oggi riconoscibile grazie a un’intesa a vita con la Nike (colosso americano dell’abbigliamento sportivo) che ha portato introiti pazzeschi, di miliardi di dollari, all’atleta e all’azienda stessa. Qui il mito travalica lo sport, cosa che è successa, negli ultimi anni, solo in un altro caso, più tragico, quello di Kobe Bryant.

Kobe Bryant, l’altro grande mito del basket statunitense, è legato al nostro paese in maniera viscerale. Suo padre Joe Bryant, infatti, nei primi anni Ottanta, giocò in alcune squadre italiane (tra queste Rieti, Reggio Calabria e Reggio Emilia) portando con sé tutta la sua famiglia. Il piccolo Kobe, quindi, prima di diventare stella di prima grandezza di un basket indimenticabile, ha mosso i suoi primi passi sui parquet italiani diventando, per tanti suoi coetanei italiani, un amico prezioso con cui condividere infanzia e prima adolescenza.

Bryant, tragicamente scomparso in un incidente in elicottero nel gennaio 2020, nella sua vita, infatti, non ha mai interrotto il suo legame con l’Italia continuando a parlare italiano e mostrando un grande affetto per la sua nazione d’adozione. Personaggi simili, amatissimi dai tifosi, hanno, dunque, reso l’NBA una grande passione italiana che ancora oggi ha tanti ammiratori nel nostro Paese. Augurandoci, comunque, che il nostro basket possa essere di nuovo più che competitivo a livello europeo, ci aspettiamo anche di vedere una bella nazionale alle Olimpiadi di Parigi 2024, un team competitivo che possa, come in alcune storiche occasioni, non solo fare bella figura ma arrivare alla vittoria finale (argento olimpico a Mosca 1980 o, più recentemente, ad Atene 2004).

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