Raja Bell: “Ai Lakers, Shaq ideò un segnale segreto per tutta la squadra per non passare la palla a Kobe”

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Negli ultimi giorni, il diverbio tra Kobe Bryant e Shaquille O’Neal, che dura ormai da 20 anni tra alti e bassi, ha tratto nuova linfa da un’intervista del Black Mamba, il quale ha dichiarato che, se il proprio lungo fosse stato più serio quando condividevano lo spogliatoio dei Los Angeles Lakers, a quest’ora avrebbe 12 anelli di campione NBA al dito.

La risposta di O’Neal non si è fatta attendere, e alla fine i due hanno fatto praticamente pace via Twitter. A gettare un altro po’ di benzina sul fuoco è intervenuto ora Raja Bell, per anni grande rivale di Kobe ai Playoffs quando i Lakers incontravano i Phoenix Suns. Bell non solo ha giocato contro Bryant, difendendo duramente su di lui, ma è stato anche compagno di Shaq ai Suns: a CBS Sports ha raccontato un aneddoto particolare che O’Neal gli svelò ai tempi. Quando Shaq e Kobe erano ai Lakers, il lungo ideò uno speciale segnale per i compagni, in modo che smettessero, da quel momento in poi, di passare la palla al giovane Mamba.

Fu Shaq a raccontarmi questa storia. In squadra [ai Suns, ndr] avevamo un ragazzo di nome Gordon Gericek, quando entrava in campo pensava a fare canestro. Non importava cosa stessimo facendo, come era il flusso della partita o la chimica di squadra, Gordon tirava e basta. Gordon era mio amico, ho giocato con lui anche a Utah. Ma ad un certo punto Shaq iniziò a dirci: “Ehi ragazzi, questo è il segnale. Quando ve lo mostro, Gordon non deve ricevere più la palla” [il segnale consisteva nell’incrociare i pollici all’ingiù, ndr]”. Gli chiesi da dove arrivasse, mi disse che, quando Kobe era giovane, entrava in campo e cercava di trascinare la squadra da solo. Il resto dei compagni aveva questo codice universale: si guardavano a vicenda, facevano quel segno e voleva dire che Kobe non avrebbe più ricevuto la palla.

Francesco Manzi

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