La Pallacanestro Cantù, dopo la stagione di piena transizione, è pronta a ripartire potendo contare probabilmente sul secondo budget più alto del campionato. Il primo nodo fondamentale sembrerebbe essere la figura dell’allenatore. I contatti con Recalcati però, prima scelta del club, non sono andati a buon fine. L’idea era quella di puntare sul “Charlie”, allenatore molto legato a Cantù e che avrebbe potuto riportare nell’ambiente quel senso di appartenenza alla città che tanto è mancato in questa stagione appena conlcusa. Ma, come riporta La Provincia di Como, il tecnico settantenne campione d’Italia con Varese, Bologna e Siena ha detto no, declinando l’offerta economica di Cantù. Recalcati avrebbe richiesto, già da tempo, di conoscere progetti, budget, obiettivi e assistenti con cui lavorare: tale richiesta, però, sembra essere stata declinata dalla società. Da qui il rifiuto. Sembrerebbe, inoltre, che anche l’offerta economica non fosse adatta per un coach del calibro di Recalcati, sintomo che il magnate russo Gerasimenko non abbia la volontà di puntare su un personaggio di spicco e di rivisitare la figura dell’allenatore, come invece era nei piani di molti. Tutto ciò rafforza ancor di più l’idea, già ampiamente chiara durante questa stagione, che Gerasimenko, pur potendoselo permettere, non ritenga fondamentale la figura del coach.
Saltato Recalcati, dunque, Cantù potrebbe puntare su un allenatore che abbia voglia di rimettersi in gioco oppure un allenatore che abbia bisogno di tornare sul mercato italiano e anche di un allenatore che tenga conto delle pressioni che arriverebbero dal magnate russo. Ultima pista, che rimane aperta, quella che porterebbe ad un coach straniero, funzionale alle richieste di Gerasimenko e funzionale, soprattutto, per i dettami economici che a coach Recalcati non sono bastati.
