Charlie Recalcati, storico allenatore italiano ed argento Olimpico con la nostra Nazionale ad Atene 2004, ha parlato dell’Italbasket a Domenico Latagliata de Il Giornale.
ASPETTATIVE
“Il girone e qualificarci per il preolimpico di Tokyo 2020, inutile andare toppo in là con sogni e aspettative. Dobbiamo prendere atto di non essere al livello almeno delle migliori 5-6. Serve realismo: se lo si ha, è poi possibile mascherare i propri limiti esaltando le proprie qualità”.
MIGLIORAMENTI
“Ultimamente si è visto qualche passo avanti anche se Sacchetti, a causa degli infortuni, ha avuto poco tempo per trovare i giusti equilibri. Però dobbiamo confidare nell’intelligenza dei giocatori. Per fare un esempio, con Gallinari e Datome in campo, Gentile deve sapere che cambieranno minutaggio e gestione dei possessi”.
ASSENTI
“Aradori può avere sbagliato nel modo di reagire, ma è normale abbia patito il taglio. Tonut e Polonara, con tutto il rispetto, non avrebbero inciso sulle potenzialità della squadra. Va anche ribadito che nella chimica di un gruppo non sempre enfiano tutti i più talentuosi. Io agli Europei svedesi del 2003 lasciai a casa Pozzecco per portare Lamma, in quel momento più funzionale al progetto: arrivammo terzi, perla cronaca. L’anno dopo, ai Giochi di Atene, scelsi invece Gianmarco e vincemmo l’argento”.
Fonte: Il Giornale
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