Recap NBA 05/04/2015: Houston passa ad OKC grazie ai 41 di Harden; San Antonio trionfa contro gli Warriors

NBA Recap

Houston Rockets @ Oklahoma City Thunder 115-112

Sfida ad alto tasso d’intensità nella casa degli Oklahoma City Thunder, ad affrontarsi sono i Rockets di James Harden e i Thunder di Russel Westbrook, entrambi candidati al titolo di MVP. La gara, come da pronostici, è ad altissimi livelli: nel primo quarto sono i Rockets a scappare, prendendo un vantaggio di 10 punti, ma poi i Thunder tornano sotto proprio grazie alle gesta di Westbrook (ennesima tripla doppia per lui da 40 punti, 11 rimbalzi e 13 assist), rosicchiando lo svantaggio e arrivando a -5 sul finire del quarto dopo la bomba allo scadere di Harden (41 punti per lui). Passiamo all’ultimo e quarto periodo: le due squadre non si risparmiano, si entra in assoluta Bagarre nei restanti 3 minuti di gioco, quando, ritrovandosi sul 100 pari, Rockets e Thunder sono prese per mano dai loro due campioni: Westbrook e Harden si rispondono a suon di triple, i Rockets sembrano poter scappare via grazie a due bombe di fila del “barba”, ma il solito Westbrook non ci sta e riporta vicino i suoi. Siamo sul 115-112 per i Rockets, Brewer sbaglia il secondo libero dalla lunetta, Westbrook prova da fuori per il pareggio ma il tiro non arriva nemmeno al ferro. Vincono i Rockets, Thunder alla terza sconfitta in fila.

Chicago Bulls @ Cleveland Cavaliers 94-99NBA: Cleveland Cavaliers at Chicago Bulls

I Cavs di Lebron James arrivano da 17 vittorie di fila in casa, ospitano ora i Chicago Bulls, privi di Derrick Rose da ormai molte partite: l’entusiasmo a Cleveland è alle stelle, i Cavs partono fortissimi con Jr Smith sugli scudi (24 punti) e guidano il primo tempo grazie anche alle gesta del solito Lebron James (tripla doppia per lui, 20 punti, 12 assist e 10 rimbalzi), ma i Bulls rimangono sempre a distanza di sicurezza, prima con i canestri di Noah e poi con quelli di Dunleavy (per quest’ultimo 24 punti). E’ proprio quest’ultimo a riportare definitivamente in partita i suoi con la schiacciata del -5 con pochi minuti da giocare, ma poi Love piazza la bomba dall’angolo servito da James e i giochi si chiudono definitivamente.

Golden State Warriors @ San Antonio Spurs 92-107

Gli Warriors arrivano in quel di SA con 12 vittorie in fila e non vogliono certo fermare la loro corsa, ma Leonard non è di quest’idea: l’MVP delle finali firma 26 punti e 7 palle rubate, dominando letteralmente il primo tempo a suon di steals e contropiedi. Gli Warriors sembrano in totale confusione, la difesa e il gioco spumeggiante degli Spurs sembra mettere alle strette i ragazzi di Coach Kerr, che scivolano anche a -23 punti; ma Curry, come già ci aveva fatto vedere in una serie Play-Off proprio contro gli Spurs, sa di poter ribaltare le cose, e il piccolo playmaker di Golden State ci va vicino, Curry firma due bombe in fila costringendo Pop al time-out, ma poi, per sua sfortuna, i giocatori degli Spurs tornano in campo più agguerriti che mai, continuando il loro ottimo lavoro e archiviando in fretta la pratica Warriors. Curry chiuderà con 24 punti.

Leonard, Mvp delle Finals
Leonard, decisivo nella vittoria contro gli Warriors

Le altre gara han visto trionfare i Pacers in casa contro gli Heat con il punteggio di 112-89, grazie ai 23 di Scola, non sono sufficienti a Miami i 27 di Wade (Paul George ritorna in campo e firma 13 punti); i Knicks vincono in casa con il punteggio di 101-91 e superano i Philadelphia 76ers, Bargnani firma 25 punti con 8 rimbalzi; i Jazz superano i Kings per 101-95, Hood ne mette 25 e decide la partita, i Kings perdono nonostante i 26 di Cousins; infine i Clippers vincono nel derby di Los-Angeles, superando i Lakers per 106-78.

 

Matteo Gualandris

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