Charlotte Bobcats @ Indiana Pacers 94-99
Vittoria di misura per gli Indiana Pacers nonostante un Paul George sottotono da soli 10 punti e 2/12 al tiro. I Bobcats dopo il primo quarto conducono 25-21, gli ospiti continuano a condurre anche nel secondo e nel terzo quarto grazie alle buone prestazioni di Cody Zeller e Al Jefferson (21+9 rimbalzi) sotto le plance. Nel terzo periodo George Hill pareggia a quota 70 da tre punti, Hibbert (18+11 rimbalzi) completa un parziale di 11-0 dei Pacers e Scola segna il +5. Ma i Bobcats non si arrendono, Gerald Henderson (10 punti) riporta avanti i suoi con un jumper dalla media distanza (90-89), Stephenson (20 punti, 11 rimbalzi e 7 assist) risponde dall’altra parte con un gioco da tre punti, David West (14+8 rimbalzi) fa +4 e l’ultima chance di pareggiare la partita, sotto di 2, nelle mani di Jefferson finisce male. I Pacers possono sigillare la vittoria dalla lunetta e mantenere la propria imbattibilità casalinga in questa stagione.
MVP: nella serata-no di George è Lance Stephenson a prendere per mano la squadra, andando per l’ennesima volta vicino alla tripla-doppia.
Cleveland Cavaliers @ Orlando Magic 109-100
I Magic vedono tra le proprie fila il rientro di Tobias Harris, che giocherà solo 14 minuti mettendo a segno 10 punti. E’ Victor Oladipo (26 punti) a rubare subito la scena segnando nei primi minuti 8 punti con 2/2 da dietro l’arco e portando avanti Orlando . Il rookie stoppa anche Irving dall’altra parte, mentre i Magic conducono agevolmente il primo quarto. Nel secondo periodo i Cavs rientrano e pareggiano a quota 40, Nelson colpisce da tre punti e dà respiro ai Magic, con Claveland sotto soltanto di un punto all’intervallo. Kyrie Irving (31+5 assist) firma il primo vantaggio dei Cavaliers nel terzo quarto dopo aver rubato palla ad Oladipo, i Magic però si riportano davanti e proprio con una tripla del rookie uscito da Indiana raggiungono il +9. Irving e Waiters, che aveva iniziato male ma finisce con 21 punti, agguantano la parità, nell’ultimo quarto Waiters contribuisce ancora all’allungo dei Cavs. A 10 secondi dalla fine, con la partita ormai finita e Cleveland avanti di 6 punti e con la palla in mano, Anderson Varejao (10+14 rimbalzi) decide di segnare comunque il canestro da sotto: Andrew Nicholson (12+10 rimbalzi) non la prende bene e lo spinge a terra, ma gli animi sono sedati con l’espulsione del giocatore dei Magic.
MVP: Kyrie Irving, il leader di questi Cavaliers, guida insieme a Waiters la rimonta nella seconda metà di gara.
Washington Wizards @ Atlanta Hawks 99-101 (OT)
Vittoria sofferta e arrivata solo al supplementare per gli Atlanta Hawks, che vedono la striscia di triple di Kyle Korver salire a 92 partite consecutive. John Wall gioca male, ma i Wizards riescono comunque a restare in partita nella prima metà di gara. Nell’ultimo quarto gli Hawks allungano, raggiungendo un margine di 15 punti, ma Trevor Booker prima e poi John Wall, con un incredibile in contropiede passandosi la palla dietro la schiena, firmano il -1 di Washington. Solo 13 punti per Wall, ma ben 11 arrivano nell’ultimo quarto, compresa la tripla del vantaggio dei suoi. Ci pensa Al Horford ai liberi a ristabilire la parità con 5 secondi da giocare, il buzzer beater di Wall è un airball e si va all’OT. Al supplementare una tripla di Korver illude Atlanta, Booker raggiunge la parità sul 99-99 con 1.8 secondi da giocare. Timeout per gli Hawks, passaggio lungo per Horford che prende palla e ricadendo all’indietro riesce a segnare il canestro sulla sirena per la vittoria dei suoi.
MVP: Al Horford, segna il canestro della vittoria e conclude con una stats line mostruosa: 34 punti e 15 rimbalzi.
New York Knicks – Boston Celtics 86-90
Altra sconfitta per i Knicks, che cadono ancora contro i Celtics dopo una settimana. Torna Kelly Olynik per Boston, mentre il primo quarto si chiude con un buzzer beater di Lee (18 punti) che porta i Celtics avanti di 3 punti. L’inizio del secondo quarto è dominio per i padroni di casa, che con Sullinger dominano il pitturato (19 punti), i Knicks però non ci stanno e con Carmelo Anthony (26 punti) rientrano fino a passare in vantaggio 61-59 con una schiacciata di Martin. Bargnani (22 punti) segna il +5, Amar’e Stoudemire porta energia dalla panchina (18 punti), anche se New York vede uscire Martin per infortunio nel quarto quarto. Due triple di Bradley annullano il vantaggio dei Knicks e riportano avanti Boston, per la guardia dei Celtics sono 13 punti finali di cui 7 nell’ultimo quarto. Jeff Green (8 punti) chiude la partita con un gioco da tre punti, costringendo New York alla dodicesima sconfitta nelle ultime 15 partite.
MVP: Avery Bradley, 13 punti e due triple fondamentali che consentono la rimonta ai Celtics.
Brooklyn Nets – Detroit Pistons 99-103
Tornano a perdere i Nets, nonostante un’altra buona prova per Deron Williams (22 punti e 9 assist). Greg Monroe (22 punti e 11 rimbalzi) guida i Pistons nel primo quarto, Drummond (22 punti e 13 rimbalzi) infiamma il Palace con una schiacciata e Stuckey contribuisce dalla panchina. Il canestro di Drummond vale il +11, i Nets non hanno nulla da opporre ai due lunghi avversari e vanno sotto.Williams e Teletovic (17 punti) cercano di riportare Brooklyn in partita nell’ultimo periodo, il tap in di Blatche vale il -5, seguono tre liberi di Williams per un fallo di Jennings (8 punti). Pierce (12 punti) segna con una tripla in stepback il -2, ma Singler manda in ghiaccio la partita dalla lunetta.
MVP: Andre Drummond, un’altra doppia-doppia e una prestazione dominante nel pitturato insieme al compagno Monroe.
Los Angeles Lakers @ Oklahoma City Thunder 97-122
Completo dominio dei Thunder, Kobe Bryant gioca da playmaker viste le assenze dei giallo-viola ma non riesce a incidere (13 assist, ma 4 punti e 7 palle perse). Dall’altra parte la partita è dominata dal solito Durant, ancora una volta sopra i 30 punti (31, 8 rimbalzi e 5 assist). Westbrook sfiora la tripla-doppia (19 punti, 12 assist e 8 rimbalzi), con OKC che domina nei rimbalzi (54-41) e trova la doppia-doppia di Ibaka (19 punti e 10 rimbalzi). I Lakers vedono le buone prestazioni di Henry e Young dalla panchina, ma è il quintetto a deludere con soli due giocatori in doppia cifra.
MVP: Kevin Durant, abbatte i Lakers con un 10/13 al tiro, quasi perfetto.
Chicago Bulls @ Milwaukee Bucks 91-90
I Bulls rischiano la seconda sconfitta contro i Bucks in una settimana, ma la evitano nel finale. Si registrano per Chicago le doppie-doppie di Boozer (14 e 12 rimbalzi) e Noah (21 e 18 rimbalzi), mentre esordisce DJ Augustin che in 11 minuti rimane a quota 0 punti. Boozer agguanta la parità nell’ultimo minuto di gioco, Kris Middleton riporta avanti i Bucks. Poi Jimmy Butler, al rientro oggi da un infortunio, commette infrazione di passi e regala palla agli avversari. La difesa dei Bulls costringe Gary Neal a concedere una palla contesa. Noah vince la contesa, Mike Dunleavy esce dai blocchi e da tre punti con 5.8 secondi da giocare porta avanti i Bulls. OJ Mayo, senza timeout, corre a tutto campo, ma viene stoppato nell’area di Chicago.
MVP: Joakim Noah, doppia-doppia imponente, decisivo nel finale quando si guadagna la contesa e la vince.
Minnesota Timberwolves @ San Antonio Spurs 110-117
I Minnesota Timberwolves trovano una mostruosa prestazione di Kevin Love in Texas, il #42 mette per l’appunto 42 punti aggiungendoci 15 rimbalzi e 8/9 da tre punti. Il primo tempo è equilibrato, proprio Love ha già 16 punti all’intervallo e tiene in partita i T’Wolves. Gli Spurs fanno girare bene palla (32 assist di squadra) e provano a scappare con Tony Parker (29+6 assist), ma Love non ci sta e continua a colpire dalla distanza, portando Minnesota anche in vantaggio. I Timberwolves toccano il +7 con 8 minuti da giocare, ma gli Spurs rimontano con Parker e una tripla in contropiede di Ginobili (20 punti+9 assist). Ancora il playmaker francese con poco più di un minuto da giocare chiude la partita portando a spasso mezza difesa e segnando in layup.
MVP: Tony Parker, assolutamente clutch nel finale, chiude con 29 punti. Menzione anche per Kevin Love e la sua fantastica partita.
Houston Rockets @ Golden State Warriors 116-112
Partita molto bella come spesso capita all’Oracle Arena. Ennesimo sold-out, anche se nel primo quarto sono gli ospiti a guidare anche grazie ai falli che condizionano la partita di Stephen Curry. Il playmaker dei Warriors ne ha già 3 nel primo quarto ed è costretto a sedersi in panchina. Bogut riesce a contenere Howard (alla fine 18 punti e 11 rimbalzi), ma Harden segna un paio di canestri pesanti che allungano in favore di Houston. Nel terzo quarto i Warriors tornano in partita, anche Klay Thompson (15 punti) ha problemi di falli e ne è condizionato, ma dalla panchina qualche tripla di Green e il fondamentale contributo di Speights (16+9 rimbalzi) mantengono Golden State a contatto. Nell’ultimo e decisivo quarto proprio Speights si carica la squadra sulle spalle e la porta addirittura in vantaggio. Golden State non riesce a mantenere la guida del match, Curry sparacchia e Howard è perfetto dalla lunetta (7/7). Patrick Beverley (16 punti ma fuori con 6 falli) segna alcuni canestri importantissimi per ricacciare indietro i Warriors e la partita, nonostante gli ultimi canestri di Thompson e Green si chiude con la vittoria dei Rockets.
MVP: Dwight Howard, doppia-doppia nonostante una lenta partenza. Gli avversari lo mandano in lunetta ma lui risponde con un perfetto 7/7, da citare anche una tripla sulla sirena dei 24 secondi.
Philadelphia 76ers @ Toronto Raptors 100-108
MVP: Demar DeRozan, 26 punti e 6 assist.
Memphis Grizzlies @ New Orleans Pelicans 98-104
MVP: Jrue Holiday, 20 punti e 12 assist.
Utah Jazz @ Denver Nuggets 103-93
MVP: Gordon Hayward, 30 punti, 3 rimbalzi e 5 assist.
Sacramento Kings @ Phoenix Suns 107-116
MVP: Goran Dragic, 29 punti, 4 assist, 10/14 dal campo, 4/5 da tre.
E infine la Top 10:
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