Portland Trail-Blazers @ San Antonio Spurs 82-104 (1-4)
L’inesperienza e una panchina troppo corta condannano i Blazers, perdono 4-1 e in finale ci va San Antonio, un gruppo fantastico, che sembra non invecchiare mai, anzi aggiunge ogni anno nuovi tasselli importanti, tanto in panchina c’è Popovich. Portland tiene botta solo nel primo quarto, poi dominano gli Spurs che nel secondo tempo prendono definitivamente il largo. Gli Spurs devono rinunciare subito a Parker dopo 10 minuti di gioco, lo sostituisce egregiamente Mills (18p), ma il fattore è Leonard (22pe 7r), un vero diavolo in transizione, uccide da solo i Blazers; come se non bastasse, sembra che anche Green (22p e 9r) si stia svegliando dal letargo. I Blazers hanno poco con cui rispondere: la panchina segna solamente 8 punti, ci si affida quindi a Lillard (17p e 10a) e Aldridge (21p e 10r), ma non sono sufficienti, gli Spurs sono una macchina collaudata, Duncan (16p e 8r) non domina più come un tempo, ma rimane un giocatore fenomenale, Ginobili (9p e 4r) viene impiegato col contagocce, ma sanno comunque fare male in attacco. I Blazers provano a darsi l’ultima scossa con i punti di Matthews (14p) e Batum (10p, 12r e 5a) nel finale, mentre Lopez (12p e 9r) prova a presidiare l’area, ma è tutto inutile, in finale ci va San Antonio. Prova mediocre per Belinelli (4p, 5r e 1a con 1/5 dal campo e 0/1 da tre).
MVP: Kawhi Leonard.
Brooklyn Nets @ Miami Heat 94-96 (1-4)
Miami chiude i conti, d’altronde quando i Big Three giocano così c’è poco da fare, i Nets salutano i playoffs a testa alta. King James (29p, 9r e 5a) mette subito in chiaro che in finale ci vuole andare lui, ma nonostante questo la partita è equilibrata, forse perchè dall’altro lato del campo c’è Isojoe Johnson (34p e 7r) che riesce con le su magie a tenere a contatto i suoi e a portarli addirittura in vantaggio. In campo si combatte una vera e propria battaglia, Wade (28p) è indemoniato e Bosh (16p) non vuole essere da meno dei compagni; i Nets si affidano al veterano Pierce (19p) e al leader Williams (17p e 4a), riuscendo a rimanere in partita. Dalla panchina di Miami si alza però Ray Allen (13p), i suoi canestri pesano come macigni e spaccano in due il match. Succede tutto nei 30 secondi finali, sul risultato di 91-88 per Brooklyn, James stoppa Johnson e Allen pochi secondi dopo mette la tripla del 93-91; Johnson segna 3 punti che valgono il meno -1 Nets sul 94-95. A questo punto sono due giocate difensive di Lebron (che aveva sbagliato un libero poco prima) a risolvere la gara. Prima ruba palla a Pierce (i Nets protestano per il fallo che effettivamente sembrava esserci) poi a Johnson impedendo a Isojoe di tentare l’ultimo tiro. Miami va in finale.
MVP: Lebron James.
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