Recap NBA 17/12/2013: Westbrook affonda i Nuggets, Lillard trascina i Blazers, i Lakers vincono a Memphis

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Sacramento Kings @ Charlotte Bobcats 87-95

I Bobcats battono i nuovi Kings della stella Rudy Gay, in ombra durante tutta la partita (4p e 3r), decisivo il primo quarto, in cui Charlotte costruisce un parziale di 35-22. Sacramento tenta la reazione, guidati da Cousins (30p, 17r, 6a), i Kings rimontano fino a  sfiorare il meno 6 nel terzo quarto, Walker (24p e 6a) però non ci sta realizza due canestri che riportano i Bobcats a distanza di sicurezza; Sacramento crolla, Thomas (21p e 4a) prova a caricarsi la squadra sulle spalle, ma è troppo tardi. Per Charlotte grandi prestazioni di Henderson (20p e 5r) e Sessions (16p e 6a) decisivo dalla panchina, mentre Jefferson (10p e 9r), perde il duello con Cousins.

MVP: nonostante la sconfitta premiamo Cousins, prestazione da vero leader, l’impressione è che con Gay potrebbe creare una coppia devastante. Nota di merito per Walker, sempre presente nei momenti decisivi.

 

Portland Trail Blazers @ Cleveland Cavaliers 119-116

A Cleveland si sfidano i due migliori giocatori della settimana, Irving (25p e 10a) e Aldridge (26p e 15r), ma il vero protagonista della gara è l’altro play, al secolo Damian Lillard (36p, 10a, 8r) che con un impressionante 8/12 da tre regala la vittoria ai Blazers, che possono vantare il miglior record dell’intera NBA. La gara è equilibrata, Lillard e Irving si sfidano a suon di triple, ma gli altri non rimangono certo a guardare, Waiters (25p e 5a) e Jack (12p e 4a) escono dalla panchina portando punti importanti, mentre Bynum (13p e 9r) e Thompson (15p e 7r), provano a limitare i lunghi di Portland sotto i tabelloni; nel terzo quarto Cleveland allunga di 8 punti dopo una tripla di Irving, ma i Blazers si rimontano e si portano in vantaggio con un’altra bomba del solito Lillard. Con Batum (14p e 9r, ma solo 2/8 al tiro), i Blazers si affidano a Matthews (19 e 3a), poichè dalla panchina non esce nessuno in grado di cambiare ritmo alla gara; per fortuna in campo c’è Aldridge, che prima realizza un jumper dalla lunga distanza, quindi ne segna un altro liberandosi con un movimento in post alla “Olajuwon”. Nel quarto periodo, la partita non si sblocca, a poco meno di 12 secondi dalla sirena, Irving penetra, sbaglia il sottomano, ma Varejao segna il tap-in, pareggiando il match sul punteggio di 116-116; Lillard non ci sta, con il cronometro che segna 7 secondi, realizza una tripla da distanza siderale in faccia a Irving, 119-116, partita chiusa.

MVP: Lillard, sfiora la tripla doppia e porta i Blazers alla vittoria confermandosi un All-Star.

 

Los Angeles Lakers @ Memphis Grizzlies 96-92

Gran partita di Kobe Bryant che porta i Lakers alla vittoria (21p e 5r), è lui a caricarsi la squadra sulle spalle, in una partita dal punteggio equilibrato fino a due minuti dalla dalla fine del quarto periodo, quando Kobe realizza una tripla da distanza siderale, è il punto di rottura, i Grizzlies non reagiscono e i LAL possono festeggiare.Memphis si aggrappa a Randolph (18p e 16r), mentre Allen (16p e 7r) e Bayless (13p) non fanno pesare l’assenza di Conley. Buona prestazione di entrambe le panchine, da quella losangelina esce il solito Young (18p), mentre i Grizzlies pescano Leuer (13p e 7r) e il jolly Calathes (10p). Pau Gasol (21p e 9r), è autore di una solida prestazione sotto i tabelloni, fondamentale per cercare di contenere ZI-BO, mentre Meeks (13p) si riprende da una serie di partite piuttosto sottotono.

MVP: Bryant, spaventa tutti quando sembra essersi infortunato al ginocchio, poi invece rientra e si porta a casa la partita.

 

Oklahoma City Thunder @ Denver Nuggets 105-93

Oklahoma domina i Nuggets, guidata da Durant (30p e 6r), Ibaka (17p e 10r) e Westbrook (21p, 13r e 8a); basterebbero queste statistiche per descrivere una gara senza storia, fin dall’inizio, con i Thunder a controllare la partita, gestendo il vantaggio accumulato. Denver prova più volte a reagire, con le doppie-doppie di Lawson (17p e 13a) e Hickson (20p e 14r) e le schiaccite di Manimal Faried (13p e 7r); ma nulla da fare, ogni volta che i Nuggets si avvicinano a OKC, gli avversari allungano, rendendo quasi vano lo sforzo. Nemmeno la “variabile impazzita” Robinson (12p) in uscita dalla panchina riesce a cambiare il ritmo della gara; ennesima W per i Thunder, che continuano a inseguire Portland e San Antonio a Ovest.

MVP: Westbrook, sfiora la tripla-doppia e gioca una partita spettacolare.

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New Orleans Pelicans @ Golden State Warriors 93-104

I Warriors chiudono la pratica Pelicans già nei primi due quarti, all’intervallo GSW è in vantaggio 57-39, trascinata dagli Splash Brothers, Curry (28p e 12a) e Thompson (16p e 6a); tra le file dei Warriors fa il suo ritorno anche Igoudala (2p in poco più che un quarto d’ora di gioco) dopo 26 giorni dal suo infortunio, grande prova anche dei lunghi di Golden State, Lee (21p e 17r) e Bogut (8p e 10r) dominano il pitturato. I Pelicans provano invano a difendersi dagli assalti dei californiani, aggrappandosi ad Anderson (21p e 6r), l’oggetto del desiderio di molte franchigie NBA, mentre Smith (12p) e Aminu (10p e 8r), faticano a rimbalzo; Holiday (11p e 6a) perde il duello con Curry, mentre dalla panchina non esce nessuno, a parte Rivers (11p e 4r) in grado di far cambiare marcia alla squadra.

MVP: Curry, prestazione da All-Star per un giocatore che nell’ultimo anno è migliorato enormemente.

 

Infine ecco la Top 10:

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