Los Angeles Clippers @ Oklahoma City Thunder 91-105
I Thunder vincono, vendicando così la sconfitta subita nell’ultimo incontro tra le due squadre; la partita risulta piuttosto equilibrata, fondamentale per OKC il vantaggio di circa 10 punti accumulato tra primo e secondo quarto e protratto fino alla sirena finale da Durant e compagni, nonostante i Clippers restino costantemente a contatto per tutto il match, dando più volte l’impressione di poter rimontare guidati da uno stratosferico Blake Griffin (27 punti e 10 rimbalzi) autore di diversi canestri dalla media, grazie al suo tiro in sospensione migliorato moltissimo dalla scorsa stagione; al contrario non si trovano più le parole per definire le prestazioni di Paul da tredici partite a questa parte, 17 punti e 12 assists, tredicesima doppia-doppia consecutiva (infranto il record precedente in NBA). OKC non resta certo a guardare, Durant piazza 28 punti con 8 assists, mentre Ibaka (17p e 5r) domina in difesa, con 3 stoppate di cui una ai danni di Griffin, brutta serata invece per Westbrook che chiude con 5/13 al tiro (12p e 5a). Fondamentale per le sorti della partita è il terzo periodo, durante il quale, contrariamente alla predente sfida fra le due franchigie, i Thunder riescono a mantenere il vantaggio accumulato, iniziando l’ultimo quarto avanti 81-72, dove risultano fondamentali le panchine delle due squadre, dalle quali escono rispettivamente Crawford (18p) e Lamb (11p), la giocata decisiva la mette però a segno KD, quando raccoglie l’assist di Westbrook e schiaccia in testa alla difesa di LAC. I Clippers non superano i 91 punti continuando così la loro stagione altalenante e dimostrando di essere ancora una squadra con un’identità di gioco in costruzione.
MVP: Kevin Durant, 28 punti e 8 assists, sarebbe indubbiamente il miglior giocatore NBA, ma purtroppo questa è l’era di King James.
Chicago Bulls @ Denver Nuggets 87-97
I Nuggets vincono una partita combattuta fino al terzo periodo, quando Denver prende il largo e i Bulls sembrano non avere le energie necessarie per rimontare, complice anche il secondo fallo tecnico di Gibson, che spedisce il giocatore negli spogliatoi prima del tempo. Denver gioca bene in difesa, grazie a Faried (12p e 11r) e Hickson (14 e 9r) che dominano il pitturato limitando le incursioni di un Rose che deve ancora ritrovarsi, per lui solo 9/20 al tiro e alcuni errori non da lui (19 punti e 4 assists alla fine). Noah e Boozer (rispettivamente 11p, 12r e 15p, 10r) provano a limitare le incursioni dei lunghi dei Nuggets, serviti da Lawson (10p e 7a), ma il vero fattore della vittoria di Denver risponde al nome di Hamilton, che uscendo dalla panchina realizza 17 punti e cattura 6 rimbalzi in poco più di 22 minuti. L’ultimo quarto si apre così con un 13-0 in favore dei Nuggets grazie proprio ai canestri da tre di Nate Robinson (11p) e Hamilton, è la svolta, il colpo affossa i Bulls, che non trovano la forza di reagire, anche a causa della difesa asfissiante attuata da Chandler su Deng, il top scorer di Chicago, che chiude con 6 punti e 13 rimbalzi.
MVP: premiamo Jordan Hamilton, capace di entrare subito in ritmo e spaccare a partita, alzandosi dalla panchina.
Infine ecco la top 5 della notte:
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