Recap NBA 27/12/2013 : Jeff Teague manda a scuola Kyrie, solita vittoria in extremis per Portland, bene San Antonio e Houston

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Atlanta Hawks @ Cleveland Cavaliers 127 – 105 (2OT)

Forse la partita più bella della notte NBA. Atlanta va a Cleveland con la striscia di 5 sconfitte consecutive in trasferta ancora aperta. Alla fine di oggi non sarà più così. Un enorme Jeff Teague contribuirà a mandarla al doppio overtime (un 2+1 ed una tripla nel 1OT di enorme importanza) ed a vincerla con uno step-bak jumper contro T.Thompson (“Doveva essere un Pick and Roll”, ammette Jeff. “Poi ho visto Thompson ed ho tirato”) che prima di essere inghiottito dalla retina rimbalza svariate volte beffardamente sul ferro. La point-guard di Wake Forest mette a segno il suo career-high in materia di punti (34). Ai Cavs non basta il quarantello di Kyrie Irving (12 dei 40 nel 2° overtime). Il punto chiave della partita è quando, con ATL sotto di 5, Korver si prende il clamoroso gioco da 4 infilando la tripla (a proposito, siamo a 98 partite consecutive con almeno una tripla) e prendendosi il fallo. Di lì in poi corsa degli Hawks di 14-7 (7 dei 14 di Korver) per andarsi a prendere il secondo supplementare. Dalla battaglia escono feriti Al Horford (esce durante il primo OT per un infortunio causato da uno scontro con Varejao) e DeMarre Carrol (uscito nel 4° quarto per un maldestro contatto con Tyler Zeller). Fra le fila dei Cavaliers invece torna Dion Waiters (ovviamente dalla panca), usato per molti minuti da Mike Brown (a differenza di Bynum, panchinato a 2° tempo appena cominciato per manifesta inferiorità, sostituito da Varejao e poi da Tyler Zeller. Brown dirà di lui :” In questo periodo non è difficile fare arrivare la palla in post basso a Bynum, poi è un problema suo il produrre o meno”), in un frangente anche da ala grande. Perde il posto drasticamente Alonzo Gee, non solo scalzato da Earl Clark, ma addirittura sbattuto fuori dalla rotazione.

Ricorderemo i 34 punti di Teague, sì, ma guai a dimenticarsi dei 14 assist smistati. Benissimo Korver con 20 punti, 6 rimbalzi, 5 assist ed il 7/15 dal campo. Unico titolare non in doppia cifra Carroll con 8. Il frontocourt produce 45 punti (20 Millsap e 25 Horford) e 19 rimbalzi in tutto (11 ed 8) fra Millsap e Horford. Dalla panca 10 di Mack (anche 7r e 5a di contorno) e 7 di Lou Williams. Dall’altra parte, detto dei 40 di Kyrie (con 9 assistenze), doppia cifra anche per CJ Miles (10), T.Thompson (22 con 6r) e Waiters (20 dalla panca). Ci vanno solo vicini Jack (9), Varejao (8 con 17 rimbalzi però) e Dellavedova (9), tutti dalla panchina. Malissimo Clark (3) e Bynum (4 con appena 1 rimbalzo in 17 minuti di gioco) fra i titolari.

Atlanta si conferma la terza forza ad Est con 3.5 partite di margine su Toronto (4°) ed a 6.5 partite dagli Heat (2° dietro Indiana). Cleveland è decima con 10-18 a 1.5 partite dalla zona Playoffs.

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Memphis Grizzlies @ Houston Rockets 92 – 100

James Harden stabilisce il record per punti segnati con meno canestri positivi: 27 punti per il Barba con il 2/9 al tiro ma 25 tiri liberi tentati di cui 22 messi a segno. Una carneficina dalla lunetta che batte i Grizzlies, che non ci stanno e ribattono con Zach Randolph :” Abbiamo giocato 8 contro 5. Loro più gli arbitri. Noi giocavamo semplicemente duro e loro hanno arbitrato male”. Dev’essere piaciuto però a Randolph l’arbitraggio quando i tre ufficiali hanno costretto McHale a panchinare Howard nel 3° quarto quando il centro si ritrovava già con 5 falli. Dì lì in poi niente più Howard che aveva fatto malissimo sia nel 1° tempo che nel 2° (quando era stato mandato al patibolo a difendere contro Z-Bo), sia offensivamente (2 punti) che difensivamente.  Così, dopo tre quarti a chiazze celesti (come la maglia dei Grizzlies oggi), Houston è tornato sotto proprio quando McHale ha cambiato le carte in tavola: basta col tentativo di pareggiare la forza interna di Memphis che ci ha fatto andare sotto finora, si va di small-ball. Da quel momento in poi (MEM avanti di 8, ma la squadra del Tennessee ha avuto anche un vantaggio di 10 punti), 15-2 di corsa made by Parsons e Lin esclusivamente (Jeremy ne ha messi 14 dei suoi 18 nel 4° quarto) per andare a vincere.

Memphis ha perso gioco nell’ultimo periodo quando ha tirato con un 7/26 dal campo frutto di troppi isolamenti e pochissimo movimento di palla che tanto bene aveva fatto nei primi tre quarti. I Rockets firmano la vittoria numero 10 sulle 12 partite giocate in casa, con Memphis che rimane l’unica squadra ad Ovest senza una vittoria divisionale (0-8 il record). Quattordicesima vittoria di HOU contro MEM nelle ultime 15 apparizioni dei Grizz al Toyota Center. 5-10 il record della squadra di Joerger senza M.Gasol.

Non basta quindi la terza partita consecutiva da 20 punti + 10 rimbalzi per Zach Randolph, la 14° doppia doppia nelle ultime 19 partite (23 con 17 rimbalzi e 5 assist). Non bene Conley (11-4-6 con 4/14) e Tony Allen (8-0-0 con 4/11). Torna Prince dopo un po’ di assenza (9 punti per lui) mentre chiude con 5 punti ed 11 rimbalzi Kosta Koufos (per la seconda partita consecutiva titolare a discapito di Ed Davis). Dalla panchina 7 di Bayless, 12 di James Johnson (un paio di belle schiacciate, si dimostra una buona presa dai free-agent), 4 di Ed Davis con 5 rimbalzi, 7 con 5r di Mike Miller e 6 di Leuer. Houston senza Beverley manda in campo appunto Lin (18 con 5/13 e 6 assist), Harden da 27 (pareggiato anche il record per liberi tentati della franchigia del Texas che apparteneva a Lloyd), Parsons (eccellente con 15-11-5), T.Jones da 20 punti con 10/14 ed appunto il disastroso Dwight (2 con 1/5). Solita rotazione corta per quanto riguarda la panchina: Aaron Brooks ne piazza 6, Casspi 2, Garcia altri 6 e Motiejunas 4 con 3 rimbalzi nel  season-high personale per minuti giocati (sopratutto grazie all’assenza di Howard nei frangenti finali).

Memphis cade al tredicesimo posto con il record di 12-16 e rischia di non entrare in corsa per la post-season se non smuove le acque. Houston è quinta, a “pari punti” con i Clippers (4°) ed a 3.5 partite da SA.

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San Antonio Spurs @ Dallas Mavericks 116 – 107

Fantastica prestazione personale di Danny Green in quel di Dallas che porta gli Spurs alla vittoria esterna in back-to-back contro i Mavericks. Danny, nonostante la terza partita consecutiva cominciata dalla panchina in favore di Belinelli, diventa il terzo giocatore della stagione (Parsons e Jordan Hill gli altri due, prima riserva a farlo dopo Amir Johnson nel 4 marzo 2013) a raggiungere almeno quota 20 punti senza sbagliare un tiro. 7/7 dal campo, 5/5 da tre e bomba fondamentale per mettere a tacere i Mavs nel 4° quarto quando – dopo che SA aveva costruito un vantaggio di 15 punti – erano tornati anche a -3 grazie ad una corsa di 12-0 principalmente alimentata dai 13 punti (sui 24 totali) nel 4° quarto di Ellis. San Antonio poi ribadirà la superiorità con un ulteriore corsa di 6-0 che chiuderà la partita sul 116 – 107. Enorme importanza continua ad averla la migliore panchina NBA, quella degli Spurs: outscored quella dei Mavs per 49-28. Fate 6 vittorie consecutive per la squadra di Pop contro le rivali della South-West Division.

Non benissimo Tony Parker che chiude con 23 punti, appena 3 assist e 6/18 al tiro (11/12 ai liberi), maluccio il Beli ancora una volta (sembra un po’ persa la lucidità che aveva uscendo dalla panca, 4 punti con 0/3 da tre). Leonard fa 7 con 8 rimbalzi, Splitter 12 con 6 rimbalzi (career-high 11 liberi tentati) ma Spurs-Mavs è sopratutto Duncan contro Dirk. The Big Fundamental posta 21 punti, 13 rimbalzi, 3 assist, 3 stoppate e 7/16 al tiro contro i 25-5-2 di Dirk (10/17). Attorno al tedesco si muovono bene Calderon (13-7-3), Ellis (23-6assist ma 9/19) e Blair (prima partita da ex, 14-11 e doppia doppia in cascina). Marion chiude con saldo negativo in SF position (4, 6 rimbalzi ed 1/9). 20 giganteschi punti dalla panchina per Vince Carter divenuto 10° giocatore della storia NBA con almeno 1700 triple a segno. 8 per Dalembert ma vanno tutti a secco Crowder, Mekel, Larkin ed Ellington (out Brendan Wright). La panchina degli Speroni risponde con i 22 di Green appunto, i 10 con 5r e 5a di Diaw, i 4 di Ayres ed i 5 di Mills.

San Antonio si piazza terza ed insegue OKC con una partita di svantaggio. Dallas è ottava con 16-13 di record ed è in piena bagarre Playoffs.

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Los Angeles Clippers @ Portland Trail Blazers 112 – 116 (OT)

Usuale vittoria al fotofinish ed in overtime per i Blazers di quest’anno che portano al supplementare i Clippers di Rivers in b2b dopo la controversa sconfitta contro GS ieri e li battono 112 – 116. La tripla di Batum a pareggiare la contesa nel 4° quarto ha esteso la partita ad un ulteriore periodo, con Chris Paul a sbagliare il seguente tiro per vincerla. Nell‘overtime, con DeAndre Jordan e Matt Barnes fuori per limite di falli, i Blazers si sono rivolti ad Aldridge che nemmeno era sicuro di giocare (“Ho mangiato zuppa per 4 giorni”, le parole di LA in seguito all’asportazione del dente del giudizio avvenuta domenica) ed invece ha segnato ogni canestro dal campo di Portland nel supplementare. Un suo fade-away ha portato i Blazers a +1 verso la fine dell’ultimo periodo. Dall’altra parte Griffin sbaglia il lay-up ed i Clips mandano in lunetta Batum : 2/2 e -3 LAC. Griffin accorcia a -1 con una rapida schiacciata quando mancano 20 secondi. Ribaltamento e 2/2 in lunetta di Lillard per il +3 dei rossoneri. Madornale errore dalla lunetta (1/2) per Jamaal Crawford dall’altra parte mentre Matthews fa 2/2 sempre ai liberi nell’altra area. +4 Blazers, serve il miracolo. 5 secondi alla fine, niente time-out per i Clippers, CP3 prova la tripla della disperazione ma non c’è niente da fare. Settima vittoria nelle ultime otto partite per quelli dell’Oregon; solo due sconfitte subìte in quel del Moda Center.

I Clippers non erano partiti bene, anzi: i 14 punti appena segnati nel primo periodo rappresentano il season-low per quanto riguarda il 1° quarto dei losangelini. In seguito, pian pianino, rimonta anche dal -11 del 4° quarto e partita, appunto, all’Overtime. 9° partita stagionale per Aldridge con almeno 25 punti e 10 rimbalzi (al primo posto in questa speciale graduatoria non può che esserci KLove). Non bastano i 34 di Paul con 16 assist, 6 steals ed appena 1 TO (16/29 al tiro), i 21 di Crawford (ma 8/21), il trentello accoppiato con la doppia doppia di Griffin (35-11 rimbalzi) ed i 19 rimbalzi di Jordan (ma soli 2 punti con l’1/6). Pesano gli zero punti di Dudley, Jamison e Willie Green. 12 con 5 rebounds dalla panca per Matt Barnes, 6 per Darren Collison, 2 per Hollins. Dall’altra parte l’intero quintetto in doppia cifra: 14-5-4 per Lillard (4/12), 19-7-6 Matthews (5/12), 19-7-3 Batum (6/11), 32-10-4 Aldridge (15/31) ed 11-15 di R.Lopez (4/8). Oltre i 10 dalla panca Mo Williams (12 con 8 assist). Poi 2 con 8 boards di Freeland, 5 di Dorell Wright, 2 con 7 rimbalzi di Meyers Leonard.

Portland rimane prima ad Ovest con 24-5 di record, OKC insegue al secondo posto con 0.5 partite in meno. Clippers quarti con 20W ed 11L a 3.5 partite da San Antonio terza.

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Redazione BasketUniverso

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