Recap NBA 30/11/2013: Bynum risorge contro i Bulls; Timberwolves, Jazz, Nets e Wizards ok, Harden affonda gli Spurs; Celtics sempre più giù

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Atlanta Hawks @ Washington Wizards 101-108

Uno stratosferico John Wall (26p e 12a) trascina Washington alla vittoria su Atlanta, lontana parente della squadra dello scorso anno, Millsapp (21p e 10r) e Horford (16p e 3r) provano a tenere gli Hawks a contatto, cedendo solo nel finale, quando nulla possono contro le 5 triple di Webster (19p) e la grande prestazione di Ariza (24p), che non fa rimpiangere l’infortunato Beal.  Risulta decisivo, ai fini della vittoria, il vantaggio di otto lunghezze accumulato dai Wizards nel primo quarto, Washington difende strenuamente questa manciata di punti, nonostante Atlanta sia più volte sul punto di agganciare gli avversari, prima grazie a una palla rubata da Teague (15p) poi con una tripla di Millsapp su assists di Mack (11p) appena entrato. Ci pensa Gortat (12p e 7r) con un sottomano su assist di Wall a rimettere le cose a posto; il polacco, sempre più a suo agio accanto a Nené (13p e 12r), gioca una gran partita.

 

MVP: John Wall, quando il prodotto di Kentucky è in serata, diventa a tratti incontenibile.

Irving

Chicago Bulls @ Cleveland Cavaliers 93-97

Cleveland porta a casa il match al termine di una gara tiratissima contro i Bulls, che privi di Rose, trovano in Deng un grande trascinatore (27p e 11a); i Cavs possono invece sorridere, non solo per la vittoria: Andrew Bynum va in doppia-doppia (20p e 10r) risultando decisivo da entrambi i lati del campo, il lungo ex Lakers sembra essersi ripreso fisicamente e psicologicamente e se tornerà ai livelli che gli competono, potrà risollevare le sorti della franchigia dell’Ohio, insieme con il solito Irving (19p e 6a) e Waiters (20p) dalla panchina. La partita si risolve nel quarto periodo, quando dopo essere stati in svantaggio per quasi tutto il match, i Bulls riescono a pareggiare grazie  al tiro di Snell (18p), i Cavs però on ci stanno, prima si riportano in vantaggio con Bynum, poi allungano con Waiters. Con 17 secondi da giocare, i Bulls provano a pareggiare, ma sbagliano tre tiri consecutivi, con Deng, Noah (4p e 8r) e Boozer (12p e 7r), Cleveland cattura il rimbalzo e segna i liberi concessi sancendo la propria vittoria. Da segnalare per Chicago la grande prestazione di Gibson, che dalla panchina realizza 18 punti.

 

MVP: Bynum, finalmente una gara di grande livello, per questo giocatore martoriato dalla sfortuna.

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Brooklyn Nets @ Memphis Grizzlies 97-88

A Memphis si sfidano due squadre su cui si è accanita la sfortuna, i Nets privi di Williams e Pierce, ma che ritrovano un grande Lopez (20p e 9r) e i Grizzlies orfani di Gasol e Randolph; la gara si decide nei primi due quarti, quando Brooklyn accumula un vantaggio consistente sugli avversari grazie a Johnson (26p e 6a) e Blatche (21p dalla panchina), i padroni di casa non ci stanno e si affidano a Conley (16p e 10a), Allen (13p) e Pondexter che esce dalla panchina con 22 punti e 8/12 dal campo. Coach Kidd può dunque festeggiare una vittoria meritata, ma che deve essere solo la prima di una lunga serie, se i Nets vorranno giocare i play-offs, molto lontani in questo momento, come è molto lontano un Kevin Garnett nella sua forma migliore, per lui solo 8 punti e 5 rimbalzi.

 

MVP: Johnson, Isojoe trascina Brooklyn alla vittoria con una grande prestazione personale.

Nowitzky

Minnesota Timberwolves @ Dallas Mavericks 112-106

I T-Wolves domano i Mavs in casa loro con la grande prestazione del trio Martin(27p)-Pekovic(21p e 9r)-Love(21p e 11r), che quando giocano così diventano incontenibili da entrambi i lati del campo. I Mavericks rimangono sempre in scia con Nowitzky (23p e 6a) e Monta Ellis (26 e 6a), senza però mai dare l’impressione di poter completare la rimonta; le due triple consecutive di Martin e Love su assist di Rubio (12p e 7a), affondano definitivamente Dallas nel quarto periodo, troppo inferiore a Wolves sotto le plance (Dalembert cattura 7r e realizza 12p per i Mavs) e non certo aiutata dalla panchina (21 punti in due per Blair e Carter), da ci non esce nessuno in grado di cambiare il ritmo della gara.

MVP: Martin-Love, si caricano sulle spalle la squadra nei momenti decisivi, quando sono in serata diventano letali da dietro l’arco.

Parsons

Houston Rockets @ San Antonio Spurs 112-106

Il derby texano va ai Rockets, guidati da Harden (31p, 7r e 6a) che vince il duello con Parker (27p e 8a), SAS, in svantaggio per gran parte del match, rimonta nel terzo quarto, portandosi in vantaggio con una tripla dall’angolo di Belinelli (18p e 3r) che replica poco dopo con un tiro spettacolare in transizione. Houston accusa il colpo, anche a causa di un Duncan incontenibile (20p e 8r) e di un Ginobili in versione assistman (9p e 11a), ma si aggrappa al Barba e a Parsons (25p), che tengono a galla i Rockets, che prima pareggia con una tripla di Harden a un minuto dalla fine e poi chiude il conto in contropiede con una schiacciata di Parsons. Prova opaca per Howard (13p e 11r), mentre Jones si distingue nella metà-campo difensiva (11p e 16r).

 

MVP:  Harden, riporta a galla Houston con una tripla pazzesca su blocco di Howard ed è imprendibile per tutta la partita.

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Utah Jazz @ Phoenix Suns 112-104

I Jazz si prendono la rivincita dopo la sconfitta di venerdì, sconfiggendo i Suns dopo una partita tirata che si risolve nell’ultimo periodo, quando Utah prende il largo definitivamente guidata da Burke (20p e 6a), rendendo inutili i tentativi di rimonta avversari. I Suns, trascinati da Dragic (24p e 9a) e Frye (17p e 6r) rimangono a contatto per gran parte del match, fino  quando non inizia il Burke-show, due triple consecutive, per il più sei e il più nove Utah, che manda in doppia cifra tutto il quintetto (14p per Favors e 15 per Jefferson). Nullo l’apporto dalla panchina per i due Morris, l’arma in più dei Suns in molte occasioni, mentre Utah pesca il jolly Burks (13p).

 

MVP: Burke, grande prova del rookie; ci si ciede come mai sia stato scelto così in basso all’ultimo draft.

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Boston Celtics @ MIlwaukee Bucks 85-92 Dopo aver chiuso il primo quarto in vantaggio 27-19, Boston si fa rimontare nel secondo periodo e non riesce più a raggiungere i Bucks in fuga, trascinati da Mayo (22p) e Knight che flirta con la tripla doppia (20p, 9r, 8a); i Celtics si battono fino alla alla fine grazie ai 21 punti e 14 rimbalzi di Sulliger e ai 18 con 6 assists di Green. Praticamente nullo l’apporto di entrambe le panchine, escluso Antetokounmpo (10p e 7r), che aiuta i Bucks a raggiungere la vittoria, per i Celtics, 18 punti per Crawford, questa volta partito in quintetto. Una partita giocata da due squadre dal morale basso e in fase di ricostruzione, l’impressione e che i Celtics, nonostante la sconfitta siano messi meglio.

 

MVP: Brandon Knight, grande prestazione per l’ex Pistons, che trascina i Bucks alla vittoria.

 

Infine la top 10:

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