GRISSIN BON REGGIO EMILIA – SIDIGAS AVELLINO 85-80
( 24-17; 18-19; 19-19; 24-25 )
Seconda finale scudetto consecutiva per Reggio Emilia che supera Avellino fra le mura amiche portando a casa un incontro sempre sul filo dell’equilibrio. Decisiva, ancora una volta, la prova dell’highlander lituano Rimantas Kaukenas.
Parte in quarta l’asse lituana di Reggio Emilia che confeziona i primi punti del match ai quali risponde Ragland con il long-two al quarto tentativo avellinese. I padroni di casa spendono il bonus in meno di 5 minuti di gioco ( già due falli per Silins e Cervi ) con gli ospiti che segnano 4 liberi e passano in vantaggio. Lavrinovic, nelle file reggiane, sta decisamente comandando il match con assist, stoppate, triple con 8 punti. Nunnally non fa attendere la risposta dei lupi. Ad un minuto dalla fine del primo periodo Reggio raggiunge il massimo vantaggio di 7 lunghezze correndo in contropiede sfruttando gli errori al tiro ospite. I primi 10 minuti si chiudono sul punteggio di 24-17.
Reggio parte forte anche nel secondo quarto con un parziale di 5-0 ( 9-0 complessivo a cavallo dei due quarti ) sfruttando una gran difesa e la grande imprecisione irpina sotto canestro arrivando sino al +12 . Provano a smuovere la Sidigas prima dall’arco Leunen, e Buva poi riducendo il ritardo a sole cinque unità. Contro reazione biancorossa firmata Della Valle e Polonara che 3 dal termine rimettono 10 punti di distanza fra le compagini. Ancora una risposta biancoverde che manda le formazioni all’intervallo lungo dopo un primo tempo davvero molto intenso e combattuto con lo score di 42-36.
Tornano con grande energia le squadre sul parquet con Ragland che prende un tecnico per aver esultato provocando il pubblico sin qui molto ma corretto. Si segna poco ora e si commettono molti falli da una parte e dall’altra. Avellino ampiamente in partita guidata dal solito Ragland vero faro dell’attacco irpino, ben coadiuvato da Buva e Nunnally che sfruttano i vantaggi creati col pick’n roll. Lavrinovic segna ancora dall’arco per il +7, ma nell’azione seguente commette fallo su Nunnally sul tiro da tre che non sbaglia dalla linea della carità. l terzo periodo va in archivio con Reggio in vantaggio per 61-55.
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