La finale Scudetto di quest’anno è stata costellata da grandissimi campioni ma anche da comunicati stampa e dichiarazioni fuori dal parquet. Il più acceso di tutti è stato il patron virtussimo, Massimo Zanetti, che ha spesso parlato di arbitri, come potete leggere qui.
Renato Villalta, storico capitano della Virtus Bologna, non ha apprezzato la battaglia dialettica che c’è stata la scorsa settimana:
Le dichiarazioni preventive? Da ex giocatore non lo posso accettare, non me ne vogliano, io sono abituato ad avere un altro stile. Ne prendo atto, ma ‘leggo dai social, forse, di qua, di là’, non è stile Virtus. Così come le dichiarazioni di Zanetti, mi hanno sorpreso: è caduto in un trabocchetto, è qualcosa che non andava fatta. Ricordo in Supercoppa, partita che vidi in presenza: dietro di me c’era una frangia di tifosi che continuavano ad offendere Messina e Ricci, capitano della Virtus che aveva riportato lo scudetto a Bologna dopo 20 anni. Una cosa che mi diede fastidio, nemmeno rimasi a vedere la premiazione, perché sono fermamente convinto che la storia non vada dimenticata: uno che Messina è la storia della Virtus, poche ciance. Può essere stronzo, può allenare da un’altra parte, ma bisogna riconoscere quello che è giusto. Ai miei tempi quello striscione sarebbe stato tolto immediatamente, e tolti gli abbonamenti ai capitifosi. Tornando a Zanetti, penso che le squadre antipatiche sono quelle vincenti: noi siamo tra le più importanti del panorama, continuiamo a vincere e poi la sudditanza la subiranno gli altri.