Roberto Premier: “Gentile come Balotelli, deve risolvere i suoi problemi da solo”

Home Serie A News

Avendo giocato a fianco di gente come Mike D’Antoni, John Gianelli e Dino Meneghin sotto la guida di Dan Peterson nell’Olimpia Milano che vinse tutto, Roberto Premier sa cosa vuol dire vincere e farsi rispettare sul campo. “L’ariete” si è recentemente espresso duramente sul momento non facilissimo della squadra meneghina, a seguito della sfuriata di coach Repesa durante la conferenza stampa post-Torino.

8e0954895ccf57f0b1190384c8ea1183.jpg--

Penso che Repesa voglia creare stimoli. Ha una squadra con giocatori dal potenziale offensivo e tecnico altissimo ma, giustamente, credo che voglia che si giochi più di squadra. I giocatori in difesa devono giocare insieme e non possono permettersi di soffrire come contro Torino. E’ facile vincere segnando 100 punti in serie A, il problema è in Eurolega dove trovi squadre più preparate che ti limitano certi giocatori e che poi in attacco ti fanno male. In questi casi poi si finisce per perdere come già successo in Europa.

In seguito, l’ex stella biancorossa si è soffermata sulla questione-Gentile, cercando di analizzare i suoi comportamenti:

Per quanto riguarda il discorso della fascia di capitano io, sinceramente, non credo che possa essere colpa di quello. Se dovesse giocare meno bene perchè gli è stata tolta la fascia allora gli consiglierei di cambiare sport. Il fatto di essere concentrato e di giocare bene non può prescindere dall’essere capitano o meno.
Alessandro è giovane e, forse, viene caricato da troppe responsabilità e lui deve essere bravo e capace a farsele scivolare addosso e a pensare solo a giocare. Sia che giochi 5 minuti, piuttosto che 10 o 30, deve essere sempre pronto fisicamente e mentalmente. Fisicamente mi sembra che lo sia, probabilmente è solo una questione psicologica. Credo che sia un problema che deve risolversi da solo. Non deve fare le facce, fare il demoralizzato o avere certi atteggiamenti se sbaglia qualcosa, se non gli fischiano un fallo o se l’allenatore lo cambia. Non è che voglia paragonare le due situazioni, ma può essere un discorso simile a quello di Balotelli… Devono risolverselo da soli il problema, non possono farlo gli altri.

Francesco Manelli

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.