Ad inizio stagione, molti appassionati NBA, consideravano la Western Conference generalmente migliore, ma tutti sapevamo che le due favorite al titolo si trovavano dall’altra parte degli States. Il “Post-All Star Game”, invece, ci sta dimostrato il contrario facendo registrare una netta caduta degli Indiana Pacers e dei Miami Heat e, al contrario, una forte crescita di Spurs, Clippers e Rockets. Mentre l’ambiente a South Beach rimane comunque sereno, ad Indianapolis le cose non vanno bene neanche fuori dal campo.
Più volte nelle ultime settimane Roy Hibbert si è lamentato della situazione e non ha mai lasciato spazio ad equivoci. I primi messaggi erano rivolti a Lance Stephenson (che secondo alcuni non avrebbe gradito l’arrivo di Evan Turner) mentre ora, il centro dei Pacers, se la prende con più di un compagno. Hibbert si è detto stanco dell’atteggiamento della squadra che, pur continuando a difendere bene, non riesce a giocare nella metà campo offensiva come dimostrano le recenti sconfitte: nelle ultime 5 gare hanno vinto una volta sola (contro Miami) e per ben 4 volte non sono riusciti a segnare neanche 80 punti (!), troppo pochi anche se in difesa se ne concedono meno di 90. Ecco cosa ha detto Hibbert:
“Sono stufo, è da un mese che diciamo la stessa cosa. In attacco non muoviamo la palla, c’è molta gente egoista. Non so quale sia il problema, più volte abbiamo parlato tra di noi e abbiamo proposto numerosi modi per migliorare, ho dato molti consigli ai miei compagni, magari sono stati seguiti per una partita, ma niente di più. Facciamo errori davvero stupidi, e sto cercando di non esagerare. Giocando così io e gli altri lunghi siamo penalizzati, la squadra va male e i risultati ce lo dimostrano, stiamo facendo soltanto brutte figure.”
[banner network=”altervista” size=”300X250″]
[banner network=”altervista” size=”468X60″]