Rudy Gay VS Andre Iguodala

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Rudy Gay vs Andre Iguodala

ATTACCO: Non stiamo parlando di due scorer di prima fascia,ma neanche di basso livello. Le statistiche in questo caso non mentono,i numeri condannano l’ex 76ers,sia nella media carriera (dove il nativo di Baltimora sta tenendo una media di 18 punti a sera,mentre Iggy 15.2),che in quella stagionale (17.7 contro 13.6). Ovviamente bisogna anche considerare il contesto in cui giocano,Gay è la prima opzione offensiva dei Grizzlies,mentre Iguodala è la 3 opzione in attacco di Denver. Ci sembra alquanto doveroso assegnare il punto al n°22 di Toronto.

DIFESA: Due atleti sopra la media,in grado di reggere contro la maggior parte degli attaccanti NBA. Gay può essere considerato un difensore nella media (con qualche svarione difensivo comprensibile),Iguodala no,dato che è in grado di tenere anche giocatori ben più alti di lui. Le cifre sulle stoppate,sui rimbalzi e sulle palle rubate si equivalgono grosso modo,però bisogna ricordare che uno gioca da 3,mentre l’altro da 2. Inoltre Iggy in determinate sfide accetta di abbassarsi nel ruolo dello specialista difensivo di turno per dare una mano ai propri compagni in difesa,a differenza dell’ex ala piccola dei Grizzlies,che rivolge la sua principale attenzione alla fase offensiva.

GESTIONE GIOCO: Come già ribadito in precedenza stiamo parlando di due atleti fuori dal comune,in grado di fare tante cose e bene. Tuttavia,le statistiche condannano Rudy,che va sotto soprattutto negli assist (2.5 contro 4.5). Inoltre,Iguodala è più completo se consideriamo entrambe le facce della medaglia (metà campo offensiva e difensiva),giusto premiare lui.

LEADERSHIP: Sotto questo punto di vista il paragone non regge. Il nativo di Baltimora ha dimostrato di poter condurre una squadra come Memphis ad un record molto positivo grazie anche ad una personalità devastante (leader piuttosto silenzioso,alla Scottie Pippen dicono gli addetti ai lavori),mentre il n°9 dei Nuggets ha floppato (e anche alla grande) la sua occasione d’oro in quel di Philadelphia dopo la partenza di un certo Allen Iverson (doveva essere il leader dei 76ers dopo di lui),non riuscendo ad imporsi come si prevedeva.

CLUTCH: Andando a memoria a livello di situazioni delicate Rudy Gay ha dimostrato di saper fare meglio del suo rivale (4 su tutti,contro Suns,Heat,Thunder e Raptors),dato che la guardia di Denver che ne vanta 3 di buzzer-beater (contro i Lakers,i Clippers e i Magic nei PO 2009). Bisogna anche considerare che quando mancano pochi secondi alla fine le situazioni a Memphis le gestisce tutte il n°22,mentre a Denver raramente Iguodala ha in mano il pallone decisivo (complice l’assenza di un vero go-to-guy).

VERDETTO: Due giocatori della fascia NBA appena sotto gli All Star. Due fenomeni se consideriamo la parte atletica,un po’ meno se guardiamo l’intelligenza cestistica (anche se hanno fatto enormi progressi entrambi). Attualmente,il nostro verdetto tende a premiare il n°22 dei Raptors.

Redazione BasketUniverso

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