Russell Westbrook sulla partita coi Suns: “Se avessi voluto fare tripla-doppia, l’avrei fatta”

NBA News

Quella di ieri notte tra Phoenix Suns e Oklahoma City Thunder è stata una partita strana: i primi, che sono nei bassifondi della Western Conference, hanno vinto di 21 contro i secondi, che sono una squadra di Playoffs. E’ stata strana anche perché Russell Westbrook, a quota 41 tripla-doppie stagionali, avrebbe potuto superare Oscar Robertson (che ne realizzò proprio 41, 55 anni fa) ma non ci è riuscito per la seconda gara di fila. Se contro Memphis gli era mancato un rimbalzo, contro Phoenix sono stati invece due assist a tenerlo fisso a quota 41. Sono stati, in verità, anche gli stessi Suns, che si sono impegnati per non fargli raggiungere la storica 42° tripla-doppia stagionale, facendo fallo intenzionale per non permettergli di effettuare assist. I Suns, la stessa squadra che fece fallo intenzionale anche per far ricevere il più in fretta possibile il pallone a Devin Booker in occasione della prestazione da 70 punti al TD Garden.

Westbrook ci ha provato fino alla fine, ma ha dovuto arrendersi e fermarsi a 23 punti, 12 rimbalzi e 8 assist, dimostrando però una certa sicurezza nei propri mezzi nel post-partita. Ai giornalisti che chiedevano della tripla-doppia mancata, il #0 ha risposto:

Il mio primo obiettivo da quando sono a OKC, e specialmente questa stagione, è vincere un titolo. Se avessi voluto fare 10 assist, avrei fatto 10 assist. Tutti vogliono vedermi battere il record, ma ci sono cose più importanti per la nostra squadra e per me.

Dichiarazione che, a dir la verità, stonano un po’ con l’andamento della sua partita: negli ultimi minuti di gioco, con i Suns ormai a +20 e la partita persa, Westbrook era infatti regolarmente in campo.

Francesco Manzi

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