Bogdanovic e Marjanovic portano la Serbia in finale

Nazionali

La Serbia, grazie alle stupende prove di Bogdanovic e di Marjanovic (18 punti, 6 rimbalzi e 4 assist) e complessivamente a un ottimo gioco corale (21 assist su 33 canestri, solo 10 persi), al controllo dei rimbalzi, batte la Russia di un clamoroso Shved e raggiunge in finale la Slovenia. Decisivo il parziale del secondo quarto segnato dalle letture del centro dei Detroit Pistons. Sul +16 serbo la Russia prova a recuperare ma a mettere il sigillo sulla partita è l’ex giocatore del Fenerbahce.

Credit: fiba.basketball.com

La partita inizia con numerosi parziali: prima 5-0 della Serbia che domina a rimbalzo offensivo, poi dopo qualche iniziativa personale che ha fruttato ben poco la Russia comincia a giocare più di squadra e piazza il controparziale di 6-0. I serbi cercano di impedire ai russi di correre e di abbassare il ritmo, macinano gioco con calma e quando Bogdanovic sale in cattedra mette a referto un nuovo 5-0 che scava il primo solco. I 7 punti consecutivi del futuro giocatore dei Kings sono bilanciati dai 7 di Shved che insieme a Vorontsevich riavvicina i suoi (anche grazie a tantissimi viaggi in lunetta, 7/7 alla fine del primo tempo) sul finire del primo quarto (20-25). Nel secondo quarto si scatena Boban Marjanovic, punto focale del gioco di coach Djordjevic quando è in campo, che gioca 14 minuti consecutivi, mette a segno 13 punti, 4 rimbalzi, 3 stupendi assist e 1 stoppata e marchia a fuoco il parziale di 14-0, chiuso solo dalla tripla di un importantissimo Khvostov nel gioco russo. I minuti finali fanno chiudere il quarto sul 34-48 per la Serbia che ha segnato 26 punti in area, ha avuto 19 punti dalla panchina contro i 0 della Russia, ha perso solo 2 palle e con controllo dei rimbalzi, ottima difesa e un gioco ben orchestrato ha meritatamente scavato un solco importante.

Credit: fiba.basketball.com

A inizio terzo quarto la Serbia sembra sempre controllare la gara con una tripla di Bogdanovic e i canestri di un ottimo Lucic (grande gara a 360°) ma un calo d’intensità propizia un parziale di 11-0 russo (triple di Shved, Fridzon e Vorontsevich che ritrova finalmente la mano da tre) che riavvicina i ragazzi di coach Bazarevich al -5. Con l’inerzia a favore degli avversari, Djordjevic rimette Bogdanovic e Marjanovic che permettono ai serbi di chiudere il quarto sul +9 (57-66) nonostante l’uscita di Jovic, il migliore per plus/minus, per infortunio. La Serbia sfrutta come sempre benissimo il lato debole da cui arriva una tripla di Guduric ma poi il prossimo giocatore del Fenerbahce commette un antisportivo che insieme alle triple di Shved (33 punti e 11 falli subiti) riavvicina per l’ennesima volta la Russia a -4. Una tripla di Micic e due stupendi canestri di Bogdanovic (24 punti e sempre in controllo per tutta la partita)  sembrano chiudere la gara anche per una palla persa sanguinosa di Fridzon ma una tripla clamorosa di Shved mantiene in vita i russi. Dopo i due liberi di Milosavljevic, Shved sbaglia la tripla del possibile -3 e la Serbia raggiunge la Slovenia in finale.

Russia 79-87 Serbia

(20-25, 14-23, 23-18, 22-21)

Russia: Shved 33, Baburin NE, Fridzon 3, Ivlev, Antonov, Zubkov 6, Khvostov 10, Mozgov 11, Vorontsevich 14, Kulagin D., Kulagin M. NE, Kurbanov 2.

Serbia: Macvan 4, Bogdanovic 24, Lucic 13, Milosavljevic 7, Bircevic 2, Stimac, Lazic NE, Micic 5, Guduric 3, Jovic 8, Kuzmic 3, Marjanovic 18.

 

Michele Manzini

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