Sacchetti: “Medaglia? Non dobbiamo porci limiti! Con Gallinari e Datome sarà tutta un’altra musica e Gentile…”

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Meo Sacchetti, commissario tecnico della Nazionale italiana di pallacanestro, ha parlato a La Gazzetta dello Sport in vista dell’inizio del Mondiale cinese, il quale prenderà il via nella giornata di oggi.

PREOCCUPAZIONE

Non sono né felice né preoccupato, sono in attesa. Abbiamo voluto confrontarci con squadre forti nelle amichevoli e sapevamo che sarebbe stata dura. Adesso che ci sono Datome e Gallinari sarà tutta un’altra storia”.

QUANDO VEDREMO LA VERA ITALIA DI MEO SACCHETTI?

“Finora l’abbiamo vista solo a sprazzi. Non siamo riusciti ancora ad esprimere quel gioco che ci potrà dare la possibilità di essere imprevedibili. Con Gigi e Gallo saremo più ariosi e fluidi. Non voglio addossare loro troppe responsabilità però non averli avuti durante la preparazione è stata dura per noi, soprattutto a livello di risultati”.

COSA VUOLE DA GALLINARI E DATOME?

“Voglio che siano loro stessi. Sono giocatori duttili che ci permettono di mettere in campo quintetti diversi. Gallo può giocare sotto canestro e ad 8 metri da esso. Possono diventare un problema per i nostri avversari però, ripeto, non sono loro la soluzione a tutti i mali”.

TROPPA PRESSIONE?

No, a me piacciono le persone ambizione, serve entusiasmo. Ora sembra provocatorio parlare di medaglie ma non dobbiamo porci dei limiti”.

ALE GENTILE

“Può spostare tutto e tutti quando decide di attaccare il ferro. Ale ha una doppia dimensione importante: sa far collassare le difese e ha una visione di gioco tale per cui riesce a scaricare il pallone al momento giusto e al compagno giusto. Se riuscirà a fare sempre scelte oculate, allora sarà un giocatore determinante per noi”.

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