BANCO DI SARDEGNA SASSARI
SPISSU 6.5: partita sottotono in attacco ma strabiliante in difesa. Lui e Jerrells sono il dottor Jeckyll e Mr Hide sui due lati del campo. Si toglie comunque lo sfizio di chiudere quasi in doppia cifra (9 punti)
MCLEAN 7: con lui in campo Sassari ha un’altro tipo di fisicità sul parquet, soprattutto nell’attacco sul pitturato. Giocatore che serve come il pane in certi momenti no del croato; fa valere la stazza in attacco e difesa, segna e subisce falli mantenendo anche alte percentuali dalla linea della carità.
BILAN 6: inizia in quintetto ma soffre tanto nei minuti iniziali, costringendo Pozzecco a preferirgli il collega statunitense per diversi minuti. Nel terzo quarto riprende vigore segnando anche qualche punticino. Certo è che se la squadra non avesse vinto di 20 lunghezze probabilmente non avrebbe visto la sufficienza.
RE sv: ha nelle mani il centesimo punto ma la pressione del tifo biancoblu lo deconcentra. Firma comunque il primo nel tripudio del palazzo.
BUCARELLI sv
DEVECCHI 6(00): alla seicentesima in maglia Dinamo il coach gli aumenta il minutaggio di tre minuti. Lui lo ripaga con una tripla, uscendo meritatamente tra la standing ovation del PalaSerradimigni. Immortale.
EVANS 8: raro trovare un giocatore che chiude la gara con 20 punti e 9 rimbalzi non risultando in nessun modo il centro focale del gioco. Evans oggi si è reso protagonista di questa impresa: l’ala è ben amalgamata all’interno del quintetto (qualunque esso sia), si fa trovare sempre pronto dai compagni e spesso “conclude a rete” i tiri che gli stessi non riescono a buttare dentro. Un giocatore che gioca con la squadra e per la squadra. Se sarà anche continuo non si sa, per ora Pozzecco deve tenerselo stretto.
MAGRO sv
PIERRE 7: il canadese parte benissimo nel primo quarto ma poi si perde gradualmente, non riuscendo a trovare continuità al tiro. Nonostante questo non demorde e diventa un cane da caccia, catturando ogni rimbalzo possibile e dando tanta pressione a Thomas e Toté. In un modo o nell’altro è sempre oltre la sufficienza.
GENTILE 7.5: altra partita super per l’ala, per tanti minuti cuore e anima di questa Sassari. Chiude la gara con 14 punti, tutti segnati nei momenti caldi della gara, così come era accaduto a Varese. Trascinatore in tutto e per tutto. Si ripeterà nella sfida “in famiglia” di sabato?
VITALI 7: gioca letteralmente due partite da 20 minuti. Inizia nel peggiore dei modi con due palle perse e tanti errori al tiro, senza dimenticare una difesa molto spesso leggerina. Ma dopo la pausa lunga ecco ritrovato il Michele Vitali che tutti aspettavano: due triple in fila (una col fallo), tanta fisicità, tanta garra; finisce con 11 punti e 6 rimbalzi la sua partita, sospirando di sollievo per non aver steccato la prima casalinga.
JERRELLS 6.5: come Spissu ma al contrario. Lo statunitense è ineccepibile sul lato offensivo, dove da un altro ritmo alla squadra, ma in difesa lascia troppo a desiderare, soprattutto sui cambi tanto cari sia a Mussini che a Drell. Il Poz dovrà limare questo difetto se vorrà ottenere il massimo dal numero 55.
ALL POZZECCO 7.5: Riconferma il voto di giovedì più un mezzo punto, visto l’allungamento delle rotazioni e la prontezza nel decidere i cambi nel momento giusto, anche dal punto di vista psicologico. Sabato avrà però una sfida più tosta delle precedenti, su in Trentino.
CARPEGNA PROSCIUTTO BASKET PESARO
BARFORD 4.5: se il giovane esterno da un lato convince per la sua attitudine nel servire i compagni (6 assist a referto), dall’altro apre una gara al piccione che in certi momenti della gara risulta fatale. 8 punti con 2 su 16 è un dato terribile. Avrà modo di rifarsi.
DRELL 6: il millennial gioca una gara ordinata, stupendo tutti con una personalità che pochi coetanei hanno. Doppia cifra per lui con 5 rimbalzi e 4 assist. Il dato peggiore sono le 5 perse, ma la sufficienza è più che meritata.
MUSSINI 7.5: è il faro nella nebbia, una cattedrale nel deserto, l’unica gioia per Perego e i tifosi della Vuelle. Il reggiano vince la sfida-non sfida con Spissu e chiude nell’isola con 27 punti (5/7 da tre) e 5 assist, complice anche una difesa rivedibile degli avversari. Non ci accorgiamo ora del suo talento, ma sarà questa la stagione del definitivo sbocciamento del classe 96?
MIASCHI 5: tiene bene Vitali nei primi quarti nonostante l’assenza quasi totale sul lato offensivo. A volte la zona lo costringe a chiudere su Evans e Pierre, troppo diversi dal punto di vista fisico.
LYDEKA 5: quando è in campo gioca nel modo migliore sull’asse play-pivot, ma i tanti falli fatti accorciano notevolmente il suo minutaggio. Il suo ritorno a Sassari, dove aveva giocato nella stagione 2016-2017, poteva essere molto diverso. Peccato.
THOMAS 5.5: uno dei quasi sufficienti in questa Pesaro. Gli 11 punti non bastano a definire buona la sua gara, dati i mismatch con Pierre e dato che mette a referto un solo rimbalzo. Le difficoltà aumentano quando è costretto a tenere Bilan e McLean, due giganti in confronto a lui. Ma in questo caso giusto chiudere un occhio a fronte della valutazione.
TOTE’ 5.5: 9 punti e 7 rimbalzi in 18 minuti per l’ex Brescia, reo suo malgrado di dover mantenere altissima la fisicità per tutti i minuti in campo data l’assenza di Lydeka. Contro di lui McLean fa quello che vuole. Si rifarà
ZANOTTI 5: tra i più esperti in questa Pesaro, firma i suoi primi punti nel garbage time così come anche i rimbalzi. In campo in sostegno di Tote’ e/o Thomas nella zona, si fa trovare troppe volte un giro indietro
ALL. PEREGO 5: non era sicuramente la trasferta più facile, però anche il coach ci mette del suo, non trovando soluzioni nei mismatch troppo disparitari che la zona 3-2 crea. Il dato inequivocabile, oltre che la differenza di 22 lunghezze, è quello dei rimbalzi: 16 difensivi contro i 15 solo offensivi di Sassari, 23 a 42 il dato complessivo. Unico dato positivo quello degli assist, simbolo che la squadra riesce a trovarsi bene sul parquet. Rimandato ad ottobre.
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