L’operazione Timeout, che ha portato finora agli arresti di Ferdinando Minucci e altre persone collegate alla Mens Sana Siena, rischia non solo di causare la retrocessione dei toscani nelle serie minori, cosa ormai certa, ma anche di privarli di qualche scudetto ottenuto, secondo molti, in un modo scorretto, ovvero pagando i giocatori in nero.
Come riportato dal Corriere dello Sport, in bilico ci sarebbe l’ultimo scudetto, quello che ha avuto del miracoloso, vinto lo scorso anno in finale contro la Virtus Roma. Secondo il quotidiano, il responsabile delle inchieste della FIP, Marco Lucente, potrebbe decidere di revocare il trofeo. Il PM Antonio Nastasi ha scritto che i dirigenti della Mens Sana hanno utilizzato una cessione fittizia del proprio marchio per coprire dei buchi di bilancio e presentarsi in regola per iscriversi al campionato 2012-13, quando invece in regola non erano.
La società senese avrebbe utilizzato questa cessione del marchio per ottenere un finanziamento ingiustificato dalla Banca Monte dei Paschi di Siena pari a 8 milioni di euro, a confermarlo ci sarebbero varie intercettazioni telefoniche. I dirigenti hanno sottratto, sempre come affermato dal PM, al fisco grandi quantità di denaro, provocando un proprio arricchimento e una più larga fonte di soldi da cui poter attingere per pagare i giocatori tesserati, tra l’altro in parte in nero.
Se lo scudetto 2013 dovesse realmente venire revocato a Siena, non verrebbe assegnato né a Roma né ad altre squadre.
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