Scoppia il caso diplomatico: Nikola Mirotic strappa una bandiera serba

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Dopo la sconfitta contro l’Italia, Nikola Mirotic si è reso protagonista di un gesto molto sconveniente…

Nikola Mirotic protagonista di un gesto che farà molto discutere (eldesmarque.com).
Nikola Mirotic protagonista di un gesto che farà molto discutere (eldesmarque.com)

Spagna-Italia dell’otto settembre 2015 ha dato un’enorme soddisfazione al popolo dell’Italia della pallacanestro, che ha visto trionfare la propria nazionale al termine di una partita epica, giocata con una cattiveria agonistica finora sconosciuta per gli azzurri. D’altro canto gli spagnoli sono rimasti con l’amaro in bocca, perché il 98-105 contro Gallinari e compagni ha rappresentato la seconda sconfitta in tre partite per la truppa di Scariolo.

La delusione si leggeva negli occhi dei giocatori, che sono rientrati negli spogliatoi a testa bassa al termine della partita. E proprio all’entrata del tunnel che porta nei “camerini” il lungo dei Bulls, Nikola Mirotic, si è reso protagonista di un gesto di stizza che gli costerà caro.

Uno spettatore ha sventolato la bandiera della Serbia capoclassifica e mattatrice della Spagna nella prima giornata di Eurobasket in faccia al giocatore, toccandogli ripetutamente il volto. La reazione di Mirotic è stata immediata: ha afferrato la bandiera e con forza l’ha tirata giù, strappandone un lembo. Ecco il video del gesto incriminato:

Consapevole di aver avuto una reazione esagerata, avendo offeso il simbolo di una nazione, il giocatore si è subito scusato pubblicamente, in addirittura tre lingue diverse (serbo, spagnolo e inglese):

Mirotic ha giocato a lungo tempo nel Real Madrid, ora è un giocatore dei Bulls.
Mirotic ha giocato a lungo tempo nel Real Madrid, ora è un giocatore dei Bulls.

“Mi dispiace tremendamente per la mia reazione dopo la partita. Non ho realizzato che si trattasse di una bandiera, tanto meno che fosse quella serba. Stavo guardando per terra, ero teso per la partita e ho sentito qualcosa in faccia. Non offenderei mai dei simboli” – questo il messaggio di scuse postato su twitter dal numero 44 dei Bulls.

Le scuse di Mirotic sembrano sincere, ma resta da vedere se il pubblico serbo le accoglierà e perdonerà l’offesa alla bandiera. A giocare a sfavore della soluzione diplomatica c’è l’aggravante delle origini montenegrine del giocatore, nato nell’allora Titograd, oggi conosciuta come Podgorica, capitale del Montenegro. Serbia e Spagna si sono già affrontate in questo torneo, ma un eventuale accoppiamento tra i due team nelle fasi più calde della competizione potrebbe riscaldare gli animi serbi, poco propensi a passare oltre gli attacchi alla propria patria.

Niccolò Armandola

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