Il secondo lavoro di Kyle O’Quinn: intrattenitore durante i Bar Mitzvah

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Se pensate che uno stipendio da giocatore NBA possa bastare a sostentarsi, siete in errore. O meglio, avete ragione ma non del tutto, perché Kyle O’Quinn, centro dei New York Knicks, si è reinventato intrattenitore durante vari Bar Mitzvah quando si trova nella Grande Mela e non in trasferta con la sua squadra. Come raccontato dal giocatore a ESPN, insieme alla propria agenzia ed all’azienda Creative Games, O’Quinn ha stilato un vero e proprio calendario di apparizioni alle tipiche feste ebraiche che celebrano l’entrata di un bambino nell’età adulta (13 anni e un giorno per i maschi, 12 anni e un giorno per le femmine).

“Non ero mai andato ad un Bar Mitzvah fino a poco tempo fa, da ragazzo non avevo amici ebrei” – ha raccontato O’Quinn – “Poi sono stato a quello della figlia del mio agente Andy Miller ed è stata una delle feste migliori a cui sia mai stato”. Da qui l’idea di farne un secondo lavoro da affiancare a quello di giocatore NBA: “I party sono fantastici. Ho partecipato a uno, due e poi sono subito diventato il Bar Mitzvah Man. Molte volte mi presento e sto molto più a lungo di quanto dovrei per quanto mi diverto. Il cibo è sempre ottimo. L’unica cosa che a volte è esagerata sono i bambini: qualche volta non rispettano la struttura della festa e ci si perde. E i genitori dicono: ‘Kyle, pensaci tu’. E i bambini dicono: ‘Selfie, selfie, selfie, Snapchat, come ti chiami su Snapchat?’. Ma quando sistemi quello, è molto divertente. Solitamente arrivo dopo la cerimonia religiosa, venendo introdotto da un video o da uno speaker: poi salto fuori e tutti impazziscono, da quel momento divento parte della festa. Vedono quanto io stesso mi diverta e mi lasciano scatenare. I genitori fanno festa con i ragazzi ed è tutto grandioso, tutti si divertono. Onestamente mi fa molto piacere far parte della loro cultura”.

Francesco Manzi

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