Semaforo Europeo: speciale F4 di Berlino!

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Eccoci dunque a Berlino, al termine di un’esaltante e sorprendente stagione europea che ha emesso il verdetto finale, incoronando la nuova regina del basket del Vecchio Continente. Tramite Semaforo Europeo abbiamo seguito passo passo il percorso stagionale dell’Eurolega, iniziando dai raggruppamenti, passando per le Top16 ed i Playoff del mese di  Aprile fino ad arrivare fin qui, alle migliori quattro d’Europa: CSKA,FENERBAHCE, KUBAN e VITORIA.

CSKA:

Victor Khryapa - CSKA Moscow Champ Euroleague - Final Four Berlin 2016 - EB15
(www.eurolega.net)

Finalmente Mosca: dopo le delusioni del 2012 e della stagione scorsa, i fantasmi del passato sono stati rimandati al mittente dal talento del fantastico duo De Colo – Teodosic. L’Armata Rossa ha portato al termine una strepitosa cavalcata, fatta di momenti  quasi sempre esaltanti e vincenti, in cui non sono mancate le difficoltà (vedi gli infortuni di Freeland e Khryapa) che ha eretto coach Itoudis nell’olimpo dei migliori coach in circolazione. La finale è stata una revisione delle passate esperienze moscovite: vantaggio di 20 lunghezze dopo i primi 20’ di gioco ed incredibile rimonta subita. Questa volta però l’epilogo è stato diverso con capitan Khryapa ad alzare la coppa nell’arena di Berlino. Ripercorrendo più nel dettaglio il percorso per arrivare alle F4, il CSKA ha riscritto la storia di questa competizione con numeri impressionanti: stesso record del  Fener (22-5) ma soprattutto record di sempre per produzione offensiva (92.8) lasciandosi alle spalle squadre quali il Real 2013-14 o il Maccabi firmato Parker Jasikevicius. Di pari passo con la stagione del CSKA è stata la stagione dell’MVP sia della stagione regolare che delle Final Four di Berlino, quel Nando De Colo che insieme all’immenso talento e genialità di Milos Teodosic (grande rivincita personale per il serbo), hanno preso  per mano i compagni nei momenti di maggior difficoltà. Complimenti dunque al CSKA che nella splendida cornice della Mercedes-Benz Arena ha alzato la sua coppa di campione d’Europa.

FENERBAHCE:

Che dire dei turchi, arrivati a Berlino con lo stigmate di squadra favorita per alzare il trofeo finale grazie anche a numeri stagionali impressionanti. La stagione del Fener è stata un lungo e trionfante percorso fatto di ben 22 vittorie a fronte di sole 5 sconfitte con la sfida ai campioni del Real, nei Playoff dello scorso aprile, in cui i giallo blu hanno mostrato la massima potenza spazzando via in 3 gare i blancos. Arrivati a Berlino, dopo aver faticato più del dovuto contro il Laboral, il Fener ha raggiunto l’obbiettivo minimo di questa stagione raggiungendo la finale. L’atto conclusivo contro Mosca è una storia a sé: 10’ minuti di black-out (inammissibili a questi  livelli) con annesso -20 (50-30) all’intervallo ed una storica quanto eroica rimonta nei quarti conclusivi. A livello di collettivo c’è poco da migliorare in vista della prossima annata con un roster pieno di giocatori di primissimo livello ed una panchina altrettanto colma di talento. Parli di Fenerbahce e non puoi non nominare Gigi Datome; il capitano azzurro ha chiuso le sue prime Final Four da assoluto protagonista: 15 pts. e 7 rimbalzi in semifinale e 16 pts, con percentuali altissime (2/3 da 2, 50% da 3 e 100% ai TL) nell’atto conclusivo di questa amara stagione europea.

LOKOMOTIV KUBAN:

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I russi di Krasnodar erano la grande sorpresa della tre giorni berlinese che li vedeva debuttanti a questi livelli, con il traguardo delle Final Four raggiunte alla seconda stagione in Eurolega. Ovviamente i meriti non possono che andare all’intera organizzazione societaria del LOKO, capace prima di ingaggiare un fenomeno della panchina quale Bartzokas e successivamente di costruire un roster in cui emergono giocatori quali Randolph e Delaney. I successi del Kuban , oltre a passare dalle giocate offensive delle loro stelle, hanno visto come vera arma principe l’intensità e l’aggressività nella metà campo difensiva e giocatori mentalmente solidi e dal gran tiro quali Broekhoff, Janning ed il veterano Bykov. Il gradino più basso del podio è un giusto riconoscimento al Lokomotiv Kuban che si è dovuto arrendere solo in semifinale di fronte alla superiorità dei futuri campioni del CSKA. Stagione comunque storica ed esaltante per i russi: chapeau LOKO!

LABORAL KUTXA VITORIA:

(www.eurolega.net)

Una sola parola può descrivere al meglio la stagione degli iberici: esaltante! Partiti a fari spenti, i ragazzi di coach Perasovic hanno incantato tutta Europa mostrando la migliore pallacanestro della competizione grazie ad un roster che è un perfetto mix fra veterani e giovani under 25  in rampa di lancio. Il vero capolavoro stagionale è arrivato nelle Top16, nell’infernale Gruppo F, dove il Laboral ha chiuso solo alle spalle del CSKA e guardando dall’alto corazzate quali Barcã, Real ed Olympiacos. Il pass per Berlino è stato preso agevolmente ai danni del Pana ed arrivati in terra tedesca i verdi di Vitoria hanno continuato a far sognare i propri tifosi. Solo 5’ di over time hanno separato il Laboral da un’incredibile traguardo, con quei 300 secondi extra (16-5 per il Fener) che hanno dimostrato come le energie nel serbatoio fossero realmente arrivate alla fine. Nella sorprendente stagione del Laboral ha recitato un ruolo fondamentale Ioannis Bouroussis che a 32 anni ha vissuto la migliore stagione della sua carriera, conclusa con una semifinale da assoluto protagonista chiusa con una doppia doppia da 22 punti e 10 rimbalzi. 

 

 

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