Pozzecco USA

Sempre il solito Poz: da brividi anche il discorso ai ragazzi della Reyer School Cup

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La Reyer School Cup è un torneo riservato alle scuole che l’Umana Venezia organizza per coinvolgere i giovani del territorio. Una bellissima manifestazione che prevede la partecipazione di tanti ragazzi con un tifo bellissimo. Progetti simili si tengono anche a Varese e Agrigento con un riscontro eccezionale.

Sabato si sono giocate le finali al Taliercio con la vittoria dei ragazzi dell’Istituto Parini di Mestre. Fra gli ospiti c’era anche il ct della Nazionale, Gianmarco Pozzecco.

Il Poz ha dato nuovamente prova delle sua capacità oratorie fuori dal comune con un discorso pre-partita da brividi per i ragazzi, ripreso dai canali social della Reyer.

Questa la trascrizione.

Quando parlo ai nazionali in questo momento, di solito cammino un po’ per lo spogliatoio, do il tempo ai miei ragazzi di pensare a quello che devono fare in campo.  Oggi dovete divertirvi, però dovete ricordarvi di una cosa, che su un campo da basket è impossibile divertirsi senza impegnarsi, è impossibile. La seconda cosa: dovete giocare insieme, dovete stare insieme, dovete vivere questa giornata insieme, è la cosa più bella del mondo, non esiste cosa più eterna del rapporto che instaurate oggi tra di voi. Oggi perderete e vincerete, non sai mai cosa potrà succedere però vi posso garantire che la cosa più bella nella mia carriera sono stati i rapporti umani. E questi li crei lì dentro, quando tu dai una mano a tuo compagno in squadra, quando vai a dargli un 5, quando lo aiuti nel momento in cui lo vedi che in difficoltà, è la cosa più bella che c’è, ed è la cosa che poi alla fine fa anche vincere. Non c’è fenomeno al mondo che vinca da solo. La terza cosa. C’è stato questo grandissimo giocatore che si chiamava Sasha Danilovic, una volta ha dichiarato: “Pensavo di essere uno sfigato perché mi cagavo addosso quando andavo in lunetta, quando dovevo fare un tiro importante avevo paura”. Tirava con il 97% negli ultimi tre minuti tirava ma ha dichiarato non c’è stata una volta che è andato ai liberi senza cagarsi addosso. Perciò non vi preoccupate, l’ansia fa parte del giochino, poi se andate in campo e riuscite a impegnarvi e di conseguenza a divertirvi, dopo un po’ passa. Io sono nano, sono sempre stato un underdog, non ho mai avuto il favore del pronostico: vincere oggi contro i favoriti è molto più soddisfacente che vincere da favoriti.

E per finire ha chiesto ai ragazzi di vincere per un loro compagno infortunato che si trovava anche lui negli spogliatoi in quel momento.

 

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Foto: FIBA

Redazione BasketUniverso

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