Impresa incredibile dell’Italbasket che batte la Serbia a Belgrado e ottiene una insperata qualificazione alle Olimpiadi. Partita leggendaria degli azzurri, con una prova offensiva praticamente perfetta, sulle ali degli straordinari Polonara e Fontecchio ma anche degli eccellenti Mannion e Tonut. L’artefice numero uno, però, non può che essere Meo Sacchetti: un allenatore capace di far divertire la sua squadra mixando leggerezza e aggressività necessarie per vincere alla Pionir e conquistare il pass per Tokyo.
ITALIA
Pajola 7,5: due triple pesantissime nel primo tempo, abnegazione in difesa e lucidità nella gestione del pallone, come un veterano, anche quando la Serbia alza la pressione.
Polonara 9: apre il campo con le sue triple, lotta a rimbalzo come un leone ed è un’arma fondamentale per l’attacco azzurro, visto che i marcatori diretti non riescono mai a contestargli i tiri, neanche nel momento più difficile.
Tessitori 7: ha le mani piene contro i lunghi serbi ma non si tira mai indietro, facendo un lavoro sporco preziosissimo.
Tonut 8: la guardia realizzatrice che serve alla Nazionale, bravissimo nell’uno contro uno e anche con letture difensive clamorose.
Vitali 6,5: in attacco non incide ma la sua prova nella nostra metà campo è di una solidità disarmante.
Fontecchio 9: a tratti veramente inarrestabile con fisico e tecnica che la difesa serba non riesce mai a limitare, fa impressione per la solidità mentale e la convinzione nei propri mezzi che ha acquisito in Germania.
Mannion 8: un primo tempo da superstar, nel quale gli esterni della Serbia riescono a malapena a prendergli la targa. Nel secondo gioca meno ma piazza giocate preziosissime.
Melli 7: non è stato un Preolimpico facile a livello realizzativo ma tiene botta contro i lunghi serbi, cosa tutt’altro che scontata.
Moraschini SV: resta in campo poco più di 3′.
Ricci 6,5: cinque minuti in cui si rende utile a rimbalzo e spara una conclusione dall’arco.
Abass n.e.
Spissu n.e.
Coach Sacchetti 9: un CT che era stato praticamente silurato (non si capisce bene perché) qualche mese fa, compie un’impresa clamorosa con una nazionale operaia, che difende alla morte, si diverte passandosi il pallone e gioca con una leggerezza mentale di cui l’allenatore è il primo artefice.
SERBIA
Andjusic 7
Bjelica 5
Dobric 6,5
Kalinic 5
Teodosic 5
Avramovic 5,5
Davidovac n.e.
Jovic n.e.
Marjanovic 5
Micic 5
Milosavljevic n.e.
Petrusev 7
Coach Kokoskov 4,5
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