Avellino punisce la difesa arrendevole di Milano e vince il big match

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dragic mclean milano

Sidigas Avellino – EA7 Olimpia Milano 80-68

(30-15, 17-21, 16-15, 17-17)

Quintetti

AV: Thomas, Fesenko, Ragland, Obasohan, Leunen

MI: Dragic, Cinciarini, McLean, Sanders, Macvan

Assenze

La Sidigas Avellino è costretta a rinunciare a Marco Cusin. Il lungo della nazionale ha subìto un intervento alla mano in settimana e i tempi di recupero ipotizzano un rientro in campo tra circa 60 giorni.
Tra le fila dell’Olimpia invece, assenti Hickman e Cerella.

Stato di forma

La Sidigas Avellino torna al Pala Del Mauro dopo una settimana altalenante. L’ultimo turno di Serie A gli irpini sono usciti sconfitti dal PalaRuffini di Torino, ma sono stati subito pronti a rimediare al KO nella gara con la Juventus Utena. La vittoria internazionale ha proiettato i biancoverdi direttamente agli ottavi di Champions Leauge. Il match contro Milano offre alla Sidigas l’opportunità di agganciare la Reyer Venezia al secondo posto in classifica e mettere più distanza tra sé e la Dinamo Sassari.
L’Olimpia Milano vola in Campania dopo una settimana positiva. La scorsa giornata di campionato ha regalato all’Ea7 un successo casalingo agevole contro l’Orlandina in cui hanno brillato Fontecchio (16 punti) e Kalnietis (10 assist). Gli impegni infrasettimanali invece hanno visto prima la vittoria al Forum contro la corazzata Olympiacos, grazie ad un Pascolo in grande spolvero nel finale, e poi la sconfitta a Madrid, dove il Real ha avuto la meglio nonostante un’ottima prova di Simon e compagni.

Scelta tattica

La Sidigas imposta il suo gioco offensivo prendendo Fesenko come riferimento principale. Il lungo ucraino è costantemente coinvolto nei pick-and-roll per tagliare l’area avversaria e fa da sponda per i compagni dal post basso. Sul perimetro, i tiratori si fanno trovare pronti e puniscono la difesa avversaria.
L’Olimpia invece tenta di sfruttare la velocità e la qualità dei propri esterni, che provano a bucare la difesa avellinese con penetrazioni nel traffico. La strategia però non sembra avere troppo successo e allora sono i lunghi a concretizzare le occasioni create dai compagni, grazie alla maggiore rapidità rispetto ai lunghi biancoverdi.

La gara

I primi due punti del match sono firmati da Kyrylo Fesenko, protagonista del primo quarto. Entrambe le squadra sembrano poco concentrate e perdono molti palloni, ma è Avellino a sfruttare la situazione per portarsi sul 5-0 grazie alla tripla di Thomas. McLean finalmente sblocca Milano dando una scossa ai suoi. Fesenko continua a dominare nel pitturato e spinge la Sidigas sul 15-6, prima che due bombe di Randolph e Ragland, dopo un contropiede di Cinciarini, costringano Repesa al timeout sul 21-9. Una schiacciata di Raduljica prova ad arginare l’emorragia milanese ma un 2+1 di Zerini e una bimane del solito Fesenko chiudono il quarto sul 30-15, punendo una difesa biancorossa troppo disattenta.
È ancora il gigante ucraino ad aprire la frazione, ma gli ingressi di Pascolo, Fontecchio e Kalnietis scuotono obasohan avellinoMilano e producono un parziale di 9-4, che riavvicina l’Olimpia sul 34-24. L’Olimpia non sfrutta le seconde opportunità che la Sidigas le concede, ma i padroni di casa perdono la via del canestro e consentono a Simon e McLean di accorciare sul 38-33. Pascolo risponde a Fesenko, 5 punti consecutivi di Ragland ristabiliscono le doppia cifra di distacco e, all’intervallo, il tabellone recita 47-36.

Al rientro in campo dagli spogliatoi, Obasohan e Macvan si sfidano a colpi di triple. Le difese si allungano ma le percentuali realizzative si abbassano, con Milano che non sfrutta il momento per riaprire il match. Al contrario, è Avellino a trarre i maggiori vantaggi grazie ad Obasohan che segna a ripetizione e propizia la fuga degli irpini sul 63-46. Una tripla di Abass prova a scuotere l’Olimpia che al 30esimo è sotto 63-51.

Nei primi tre minuti dell’ultimo quarto, l’unico a segna è Kalnietis, con un 2/2 dalla lunetta. A 6 dalla fine, McLean firma prima il -7 e poi il piazzato del -5, Thomas dà fiato ad Avellino ma ancora McLean riapre il match sul 65-60. Un’ingenuità di Kalnietis consente a Green di mettere a segno un gioco da 4 punti e, l’azione successiva, Ragland concretizza la penetrazione che tranquillizza Avellino (71-60). L’Olimpia costringe per tre volte gli avversari ad usare quasi tutti i 24 secondi a disposizione ma poi non è attenta a rimbalzo e regala il pallone ad Avellino, che si riporta sul +9 a 1:30 dalla fine. Dopo i liberi di Fesenko, McLean segna il -10 a 40 secondi dalla fine ma ormai la partita è finita. Al 40esimo, il tabellone recita 80-68.
Svolta della partita

Il momento chiave del match si ha già nel primo quarto, chiuso da Avellino sul 30-15. La difesa troppo arrendevole di Milano ha permesso agli irpini di prendere il largo fin da subito grazie ad un Fesenko in grande spolvero. Nonostante qualche tentativo sul finale di terzo quarto, l’Olimpia non è più riuscita a recuperare lo svantaggio.

Migliori in campo

AV: Kyrylo Fesenko con 20 punti, 11 rimbalzi e 36 di valutazione in 32 minuti.

MI: Jamel McLean con 15 punti, 7/10 dal campo e 16 di valutazione in 20 minuti.

Peggiori in campo

AV: Levi Randolph con 7 punti, 0 rimbalzi e 2 palle perse in 14 minuti.

MI: Zoran Dragic con 0 punti, 3 palle perse e -2 di valutazione in 24 minuti.

Tabellini

AV: Zerini 3, Ragland 18, Green 4, Leunen 3, M. Esposito NE, Severini, Randolph 7, Obasohan 14, Parlato NE, Thomas 11, Fesenko 20, L. Esposito NE.

MI: Pascolo 9, Kalnietis 9, Sanders 3, Simon 5, Cinciarini 6, Raduljica 11, McLean 15, Macvan 5, Fontecchio 2, Giardini NE, Abass 3, Dragic.

Simone Soranzo
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