Cantù infila la terza vittoria consecutiva contro una Acea che sembra ormai in balia degli avversari.
Cantù parte davvero forte con Aradori che subita scarica due tiri vincenti dall’arco dei 6.75 e con Jeff Brooks- sempre più positivo di partita in partita- in appoggio a timbrare un0 0-8 iniziale. Roma a questo punto alza il ritmo difensivo e prova a rientrare(6-10) ma l’ennesima tripla di Aradori ricaccia indietro la Virtus che si ritrova nuovamente sotto di otto punti dopo il canestro di Tyus(9-17) scaturito da un rimbalzo difensivo del centro israeliano. Ed ecco ripetersi il copione delle altre partite: Cantù ha un black-out e Roma mette a segno un break di 9-0 grazie ai numerosi falli subiti da Czyz e Taylor. 19-19 alla fine della prima frazione di gioco.
In apertura di secondo quarto le squadre rimangono a secco fino alla schiacciata di Lawal al 12′ minuto. Dall’altra parte Tyus subisce fallo e fa 2/2 dalla lunetta ma gli risponde prontamente Taylor con una tripla(24-21). E’ un vantaggio effimero perché Cantù rimette il turbo: Brooks subisce fallo da Lawal e fa due su due, Aradori colpisce con un jumper e Tabu timbra con un gioco da tre punti per il 24-30. Goss prova a dare una scossa con un tiro da tre punti e un canestro da fuori ma Scekic e Mazzarino- anche lui con una tripla- tengono a debita distanza i capitolini. Cantù mantiene il vantaggio creato a metà quarto: 33-38 all’intervallo lungo.
Lenovo che crea di nuovo il solco fra sé e gli avversari arrivando al massimo vantaggio(37-50) al 25′. Questo riesce ai brianzoli soprattutto grazie alla solita grande difesa, ad un Leunen chirurgico da tre punti e ai rimbalzi offensivi di Scekic. Goss da solo- arrivato alla settima gara consecutiva in doppia cifra- non può tenere a galla Roma che comunque prende fiducia grazie ad una tripla di Bobby Jones e arriva fino al -6 prima che una tripla di Tabu ne blocchi gli entusiasmi. Dopo la terza frazione il tabellone recita 44-53 Cantù.
Ultima frazione inaugurata da una tripla di Lorant a cui risponde- sempre da tre punti- il solito Mazzarino che viene a sua volta annullato da un’altra conclusione dall’arco di Phil Goss(50-56 al 33′). Un mini-parziale dei biancoazzurri dà un vantaggio in doppia cifra alla Lenovo e Roma non riuscirà più a recupera. Si arriva al massimo al -7 in un paio di occasioni (55-62 al 36′; 64-71 al 38′) ma Leunen da tre prima e una tap-in di Tyus dopo un errore di Ragland evitano ritorni di fiamma per l’Acea. Il punteggio finale è 66-77.
Cantù come nelle parole del suo Coach Andrea Trinchieri sembra davvero la “squadra del destino”: nonostante la sconfitta a rimbalzo 39-45(anche se a qualche minuto dalla fine Roma aveva 11 rimbalzi più dei brianzoli) porta a casa il vantaggio 3-2 nella serie e la possibilità di chiudere i giochi in Gara-6; tutto questo grazie alla difesa stoica e alle altissime percentuali da tre punti. Roma- acciaccata e ferita nell’orgoglio- riceve pochissimo da Datome ancora preda dell’infortunio e si regge solo sulle spalle di Phil Goss; Calvani dovrà tirare fuori dal cilindro il cosiddetto coniglio per riuscire a dare nuova verve alla propria squadra ed evitare una cocente eliminazione dopo il 2-0 iniziale.
Roma: Goss 14, Jones 13, Tambone ne, Tonolli ne, Gorrieri ne, D’Ercole 0, Datome 6, Bailey 0, Taylor 14, Lawal 11, Czyz 5, Lorant 3
Cantù: Abass ne, Scekic 7, Smith 0, Leunen 13, Mazzarino 8, Brooks 6, Tyus 10, Tabu 6, Ragland 9, Aradori 18, Cusin 0, Mancinelli 0
Arbitri:
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