Serie A2, Fortitudo granitica: anche Trieste cade al PalaDozza

Serie A2 Recap

È la tredicesima vittoria stagionale il regalo natalizio che la Fortitudo Flats Service, prima della classe nel girone Rosso di Serie A2, ha scartato con qualche ora di anticipo, battendo 89-75 la Pallacanestro Trieste nonostante la pesante assenza “last minute” di Matteo Fantinelli: un successo maturato al termine di un match che i biancoblù hanno di fatto sempre condotto, riuscendo a respingere ogni assalto di una Trieste che ha abusato con scarsi risultati del tiro da tre (14/46). Molto più paziente e precisa la Flats Service, che si è fatta trascinare da un sontuoso Pietro Aradori (27 punti con 6/13 dall’arco) e da un Deshawn Freeman granitico sotto i tabelloni (19 punti impreziositi da 12 rimbalzi catturati). Importante, poi, nel finale anche il contributo di Mark Ogden, che ha chiuso a quota 14 punti, mentre dalla panchina sono arrivate le più che confortanti prestazioni di Panni e del classe 2003 Giordano. A Trieste, che ha saputo rimontare dal -14 al -1 ma senza riuscire a mettere la testa avanti, non sono invece bastati i 18 punti e 10 rimbalzi di Reyes e i 16 punti di El Jameson Brooks.

Gli uomini di coach Caja sono subito partiti con le marce alte, alzando i decibel della difesa già dal primo quarto e colpendo con le giocate di Aradori e Freeman (8 punti a testa nei 10’ iniziali), valse il +11 poi diventato +8 al suono della sirena (25-17). Il canovaccio di gara è quindi rimasto invariato nella seconda frazione, nella quale Bologna ha puntualmente respinto ogni assalto giuliano per il 43-37 del 20’. Dopo l’intervallo, però, la Flats Service ha deciso di cambiare passo e, spinta dalle giocate di Freeman e Aradori ha alzato l’asticella del massimo vantaggio fino alle 14 lunghezze (59-45), suggellate dalla tripla del giovane Giordano. Trieste ha però avuto la forza di non perdere la bussola e, approfittando di un passaggio a vuoto dell’Aquila – rimasta senza coach Caja, espulso a inizio quarto quarto – ha risalito la corrente rientrando a -1 e sprecando diverse occasioni di mettere il naso avanti (71-70). Errori pagati a carissimo prezzo, perché poi la Fortitudo ha messo definitivamente il turbo con una tripla di Panni e le giocate di Ogden.

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