Serie B, Pat Baldiraghi, coach di Pavia: “Siamo nella m***a fino al collo, una squadra senza palle!”

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Non ha fatto in tempo a diventare virale lo sfogo di coach Pat Badiraghi dopo la sconfitta di ieri sera della sua Omnia Pavia contro Alba: il video, inizialmente pubblicato sulla pagina ufficiale del club, è stato rimosso. Durante la conferenza stampa post-partita, l’allenatore ha infatti usato toni insoliti e ovviamente roboanti, prendendosela con i propri giocatori (dichiarazioni trascritte per primo dal sito Sportando). Pavia attualmente è a quota 2 punti, penultima in classifica, in sei gare.

In questo momento Pavia sta di m***a. E’ una squadra senza palle, scollata, una squadra che non è squadra. Sono dieci giocatori che vengono qui, si allenano anche bene e poi giocano alla c***o. Questo non può succedere. Giocano senza orgoglio e attaccamento alla maglia, se non capiscono che Pavia è una piazza storica e la maglia va onorata ogni secondo della settimana e della partita, qui non ne caviamo un ragno dal buco. Siamo nella m***a fino al collo dopo questa sconfitta, abbiamo giocato un primo tempo vergognoso. Avevamo detto di fare tre cose e non abbiamo fatto un c***o di niente di queste tre cose. In attacco abbiamo fatto il record di palleggi inutili, è un disastro. Tutti devono svegliarsi, farsi un esame di coscienza. Io per primo, che sono responsabile di queste dieci persone che, ripeto, non posso chiamare squadra. Sono dieci persone. Vogliono stare qui a lottare con Pavia o no? Devono rispondere a questa domanda e dirci cosa pensano, perché così non possiamo andare avanti. Sembrava avessimo una squadra, invece sono bastati 5′ di Vigevano, qualche infortunio e, c***o, tutto quello che avevamo costruito è finito? Non è possibile. Tutti dobbiamo capire cosa vogliamo fare, io sicuramente non mollo, noi non molliamo mai.

Ci eravamo detti che saremmo dovuti essere la miglior difesa del campionato e ogni primo tempo prendiamo 40 punti, oggi 42. Non facciamo un fallo duro, siamo sempre quelli che cadono per terra, gli altri stanno in piedi. Evidentemente non mettiamo le mani addosso, non siamo duri, non meniamo. Poi abbiamo quegli arbitri… Ma si sa che il livello arbitrale è questo: sono ragazzi che durante la settimana fanno l’università, si fanno i fatti loro e la domenica vogliono arbitrare, sono ragazzi. Non si rendono conto che per noi questa è vita, una vittoria è vita o morte. Ma lo sappiamo che è così e ce ne sbattiamo, non ci interessa. Certamente anche oggi, in casa, tiriamo 10-12 liberi in meno degli avversari, e lo stesso in trasferta. Poi non meniamo, non siamo intensi, non capisco come facciamo a fare tutti questi falli. Dobbiamo metterci il cuore. Arriviamo al pareggio, dobbiamo fare due difese incredibili, non c***o lasciare due layup. Facciamo una fatica immane a recuperare e poi lasciamo due layup. Qui c’è posto per chi vuole cambiare le cose, chi vuole rimontare e andare ai Playoff. Chi non ha voglia, venisse a dircelo e noi prenderemo i provvedimenti. Perché la società è perfetta, sono stati pagati perfettamente, il club è sempre corretto. Vogliamo gente con palle, orgoglio e cuore. Da martedì faremo delle consultazioni interne per capire chi vuole stare con noi e chi no. Molto semplicemente, non dobbiamo fare discorsi filosofici particolari. Vediamo se qualcuno è scontento, non ha voglia perché gioca meno o ha pochi palloni o queste s*******e del c***o qua. Poi la società deciderà cosa fare, siamo tutti sotto esame. In questo momento bisogna andare in campo col coltello tra i denti, non concedere 42 punti in un tempo, questo è allucinante. Far fare 19 punti a Dell’Agnello nel primo tempo, quando era il primo da marcare. Ma stiamo scherzando veramente? Incredibile. Non sono tutti sulla stessa lunghezza d’onda e non remano dalla stessa parte. In attacco facciamo fatica, poi se in difesa non ci metti i c******i dove vuoi andare? Adesso sono c***i, vediamo come uscire da questa situazione.

Francesco Manzi

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