Serie A BEKO, 8° Giornata: Cantù KO, delirio Enel Brindisi

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Enel Brindisi – Acqua Vitasnella Cantù 75-74

Va in scena al Pala Elio Pentassuglia il main event dell’ottava giornata della Beko Serie A. Brindisi ed Acqua Vitasnella Cantù, rispettivamente capolista in campionato ed Eurocup, nonchè le due squadre più in forma del momento, si contendono il primato. Le fatiche di coppa dei brianzoli vengono compensate da qualche acciacco accusato in settimana dai pugliesi; i presupposti per un match equilibrato ci sono tutti, in un clima festante anche per via del gemellaggio fra le due tifoserie, unite dal desiderio di nuovi impianti in cui giocare.

PRIMO QUARTO – I sopracitati presupposti per una sfida godibile si manifestano già dai primi possessi. Ragland e Lewis aprono le danze, segnando i primi punti e smazzando i primi assist dell’incontro di cui godono Cusin e James. Entrambe le squadre riescono a mettere in partita tutti gli effettivi, distribuendo bene tiri e punti; di conseguenza l’equilibrio nel punteggio persiste per tutto i primo periodo che termina 26-26. Il punteggio alto potrebbe indurre a pensare male circa l’operato delle due difese che ci sentiamo di esentare da colpe perché gli attacchi giocano un ottimo basket, come sottolineato dagli applausi di tutto il palazzo. I 5 assist di Jerome Dyson sono inviti a nozze per Aminu e James ( 8 punti a testa per loro, con 7/8 complessivo dal campo); vale lo stesso per Raglan che svolge lo stesso lavoro del suo collega regista, a vantaggio di Cusin e Leunen.

SECONDO QUARTO – Bucchi e Sacripanti spediscono in campo i secondi quintetti ed il match cambia radicalmente in favore dei biancoazzurri padroni di casa che si esaltano ed esaltano il pubblico di casa. Si continua a tirare efficientissimamente dal perimetro, finché la difesa dell’Enel non incrementa la propria intensità difensiva. Se Campbell è la punta di diamante difesniva, è l’argento olimpico Bulleri a far salire di livello l’attacco brindisino con due bombe spettacolari in fila che firmano il primo allungo: 37-29 al 16′. Il fisiologico time-out a cui ricorre Sacripanti a metà quarto non sortisce gli effetti sperati poiché Brindisi continua ad opporsi ostinatamente ad ogni attacco degli ospiti, limitati a soli sette punti in 9′. Sono così Dyson, Lewis, Campbell ed Aminu a portare acqua al mulino della New Basket, che torna negli spogliatoi forte di un meritato 47-35. Aradori segna dalla lunetta gli ultimi due punti canturini, ma godendo di un tecnico fischiato a Campbell, potrà tirare ancora due volte dopo il riposo.

TERZO QUARTO – La guardia della nazionale azzurra mantiene la promessa, Ragland segna cinque punti in un batter d’occhio ed il match è riaperto: 47-42, tutto da rifare per l’Enel. Brindisi ha bisogno di una scossa e, metafore sullo sponsor a parte, la riceve da Snaer che prima segna da tre punti e poi serve un assist sotto le gambe per l’affondata di James che ribalta il Pentassuglia: il contropiede della serata vale il 54-42 al 23′. Dyson alza a Ron Lewis l’alley-hoop del +14 ma la Vitasnella è viva e si riporta sotto la doppia cifra di svantaggio con Leunen ed Aradori, prima che Lewis, su assist di Campbell, firmi la tripla del 65-54 con cui si conclude il quarto.

QUARTO QUARTO – Dopo l’ultima pausa, la tensione sul parquet inizia a farsi sentire, le squadre faticano a segnare per 3′, ma ora il merito è delle difese. Dyson è il cuore pulsante della squadra di casa e sono suoi i quattro punti consecutivi che sbloccano la situazione, producendo il massimo vantaggio della serata: 69-54. Il playmaker americano, quando Brindisi ha la ripetuta possibilità di ammazzare il match, pecca però di leziosità, dando così agli ospiti l’opportunità (colta) di rifarsi sotto con un sottomano di Uter ed una tripla di super Aradori. Meno dieci Cantù al 34′. Lo squalo è decisamente on-fire, la sua crescita è evidente ed inesorabile: è lui a prendersi tutte le responsabilità in attacco ed i suoi sforzi vengono premiati con altri quattro punti che riducono ulteriormente lo svantaggio. Ragland segna finalmente un altro libero che vale il 69-64 a 4’24” dalla sirena. Brindisi resiste solo grazie alle giocate difensive di Folarin Campbell. Dopo il time-out di Bucchi, James e Todic costruiscono il pick & roll del nuovo +7, Uter risponde subito da sotto ma Dyson batte un colpo subendo un duro fallo in contropiede da parte di Jones (subentrato a Leunen fuori per cinque falli): 2/2 dalla lunetta ed ancora ossigeno per l’Enel. Mancano 2′ ed Aradori trova ancora dalla lunetta i punti del -5, ad 1’29” Jenkins ribalta in angolo per Raglan che manda a bersaglio la tripla del -2. Ultimo minuto da cardiopalma: Dyson ed Aradorio perdono palla, Todic e Ragland esagerano dal perimetro. Dyson esce dal tunnel delle sue paure giusto in tempo per rompere un raddoppio e viaggiare in lunetta: uno su due e +3 Brindisi. Poco dopo Cantù sbaglia da tre ma, dopo una lotta all’ultimo sangue a rimbalzo, Aradori può segnare dall’angolo sinistro la tripla del pareggio a 7” dal termine. Nel possesso seguente, Lewis riceve l’apertura dalla rimessa, subendo un ingenuo fallo da Cusin prima di superare la metà campo; in lunetta sbaglia il primo (cortissimo, di paura) ma realizza il secondo. 75-74 e time-out Cantù. Si torna in campo con la palla nelle mani di Ragland. Bucchi ordina ai suoi di difendere fino alla fine e quando il folletto canturino tenta la penetrazione, Delroy James, da rapace, gli soffia via il pallone scatenando l’euforia nel Pala Pentassuglia. Brindisi vince e resta capolista. La New Basket supera l’esame di maturità contro la squadra più temibile del momento. La vittoria, risicata nel punteggio, è meritata nella sostanza per quanto mostrato nei primi 35′. Come a Caserta, un blackout all’ultima curva, avrebbe potuto compromettere il risultato dell’incontro, ma cuore ed un po’ di fortuna (che aiuta gli audaci) consentono ai pugliesi di aggiornare lo score stagionale a 7-1. Battuta d’arresto indigesta per un’Acqua Vitasnella Cantù che ha pagato le maggiori intensità difensiva e lucidità dei brindisini, in particolare nella parte centrale di gara. Nulla è compromesso, nella post season Cantù reciterà da protagonista nel colossal scudetto.

MVP – JEROME DYSON: croce ma soprattutto delizia dei biancoazzurri. Sfiora la tripla doppia con sedici punti, dieci assist e nove falli subiti. per tre quarti e mezzo è il cervello della squadra. Qualcosa si inceppa negli ultimi cinque minuti, quando sembra incapace di portar palla, perdendo tre palloni sanguinosi. Si riprende giusto in tempo per segnare un libero, prima del pareggio di Aradori. Lavorando sulla gestione dei finali di gara può migliorare ancora.

IL PEGGIORE – MICHAEL JENKINS: gioca trentadue minuti, producendo otto punti (la metà dei quali dalla lunetta). Una delle prime opzioni offensive della squadra, tira due su dieci dal campo e soprattutto zero su quattro da tre. Saprà rifarsi, aveva una bella difesa a fronteggiarlo dopo le avventure di coppa.

TABELLINI

ENEL BRINDISI: Aminu 12, James 13, Todic 2, Bulleri 6, Morciano n.e., Formenti, Dyson 15, Lewis 16, Zerini, Snaer 7, Leggio n.e., Campbell 4. All. Bucchi.

ACQUA VITASNELLA CANTU’: Abass, Jones, Uter 4, Rullo n.e., Leunen 8, Jenkins 8, Ragland 15, Aradori 28, <cusin 6, Gentile 5. All. Sacripanti.

PARZIALI: 26-26 , 21-9, 18-19, 10-20 (26-26, 47-35, 65-54, 75-74)

PUBBLICO: 3.500 spettatori.

Arbitri: Luigi LAMONICA – Gabriele BETTINI – Evangelista CAIAZZA

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