Quella di domenica sarà una prova doppia per la Pallacanestro Varese. Sul parquet della Segafredo Arena affronterà la capolista Virtus Bologna, forte dei suoi 40 punti in classifica e di quattro vittorie nelle ultime cinque uscite. Ma soprattutto, sarà una sfida contro sé stessa.
Coach Ioannis Kastritis ha sempre impostato la rotta su pragmatismo e consapevolezza. Dopo il prezioso successo contro Sassari, la OJM si è quasi assicurata la permanenza in Serie A, staccando la zona retrocessione di 6 lunghezze. E se Scafati dovesse cadere contro Treviso (gioca due ore prima di Varese, alle 17:30), il peso psicologico potrebbe alleggerirsi ulteriormente. Ma l’obiettivo, ribadisce il coach greco, resta uno: mantenere alta l’attenzione fino all’ultima sirena del campionato.
Affrontare la Virtus, in un momento in cui Varese ha collezionato tre vittorie nelle ultime quattro giornate, rappresenta un test affascinante. Non solo per misurare i progressi compiuti sotto la nuova guida tecnica, ma anche per avvicinarsi a quella salvezza matematica che oggi appare più vicina.
“Prima ancora che con Bologna, sarà una gara contro noi stessi – spiega Kastritis –. È questo il modo in cui preferisco approcciare ogni partita. La Virtus è una motivazione aggiuntiva per tutti. Siamo a un passo dal termine della stagione, ma non è ancora finita: la chiave sarà competere fino in fondo, per uscire dal campo soddisfatti del nostro sforzo”.
All’andata, fu proprio Varese a sorprendere le Vu Nere, imponendosi con ben 104 punti all’Itelyum Arena. Una serata da ricordare, anche se in un contesto completamente diverso: allora in panchina c’era Herman Mandole, e il roster biancorosso aveva un’identità assai differente. Come sarà diversa, peraltro, anche la Virtus attesa domenica al Segafredo Arena.
Nonostante i cambiamenti, la voglia di competere resta intatta. Varese si presenta alla sfida con un Justin Gray ritrovato e rientrato nelle rotazioni (questa mattina ha provato nel quintetto titolare) dopo la partenza di Alex Tyus, volato in Israele per contribuire alla corsa scudetto del Maccabi Tel Aviv. Al suo fianco, Grant Anticevich sarà chiamato a condividere i minuti sotto canestro molto probabilmente con Aka Fall, in un reparto che dovrà provare a contenere la fisicità virtussina.
Un appuntamento che profuma di resa dei conti, ma anche di nuove opportunità. Perché a questo punto della stagione, ogni sfida vale doppio.
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