A distanza ormai di un paio di settimane, risuonano ancora le parole di Giannis Antetokounmpo che, dopo il 4-1 subito per mano dei Miami Heat al primo turno, si era rifiutato di definire “fallimento” la stagione dei Bucks. Secondo il greco, ogni sconfitta è “uno step verso il successo”, anche se poi a Milwaukee qualcuno ha pagato davvero per l’eliminazione: Mike Budenholzer, licenziato nei giorni scorsi.
In queste due settimane sono state diverse le figure dello sport a commentare il discorso di Giannis, spesso positivamente come Carlo Ancelotti. Shaquille O’Neal è invece andando controcorrente, definendo proprio “fallimento” l’epilogo della stagione dei Bucks, sconfitti dall’ottava in classifica in 5 partite.
Quando vieni considerato il migliore, la gente si aspetta che tu vinca. Se non lo fai, è un fallimento. Non è una cosa così brutta. Non sei un fallimento come giocatore, ma hai deluso le aspettative di una città e della squadra, viste le aspettative. Punto. Giannis ha vinto due anni fa, sappiamo tutti che quando vinci ci si aspetta un back-to-back. L’anno scorso hanno perso al secondo turno, ok, ma sono tornati con sete di vendetta. Sei la migliore squadra della stagione, e perdi contro l’ottava. Non puoi perdere contro l’ottava e dire che non è un fallimento. È un fallimento.
Il problema è che quando si parla di fallimento si percepisce tantissima negatività. Ma bisogna realizzare che i migliori di noi hanno sempre fallito qualche volta. Nel mondo dello sport, anche i migliori assaporano il fallimento.
Fonte: The Big Podcast With Shaq