La NBA ha iniziato i procedimenti per rimuovere definitivamente Donald Sterling dal posto di proprietario dei Los Angeles Clippers ma, secondo le leggi della California, metà di questo bene appartiene alla moglie del miliardario, Shelly.
Il 50% dei Clippers è dunque in mano a Shelly Sterling, la quale, come riportato dal Los Angeles Times, avrebbe espresso la volontà di mantenerlo. Suo marito l’ha definita come una “die-hard fan”, ovvero una tifosa molto accanita, e infatti la donna è spesso presente in tribuna alle partite e lo è stata anche durante lo scandalo delle ultime settimane. D’altra parte, Shelly Sterling ha dichiarato di pensare che le sanzioni contro Mr. Sterling (ban a vita dalla NBA e multa di 2.5 milioni di dollari) non debbano ricadere su di lei o sulla sua famiglia.
Ovviamente Adam Silver, il commissioner, ha affermato che tutto ciò sarebbe inaccettabile, che la famiglia Sterling non può in nessun modo mantenere il controllo della franchigia dopo quello che è avvenuto. Oltretutto, nemmeno Shelly è “pulita” sotto l’aspetto del razzismo: è stata coinvolta in vari processi al fianco del marito, ha dichiarato “Donald non è razzista” davanti alle telecamere il giorno dopo la pubblicazione della registrazione incriminata e, per finire, è stata in passato accusata allo stesso modo di aver usato espressioni offensive contro le persone di colore.
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