Sigma Basket Barcellona: le ragioni di una stagione da dimenticare

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Dalla riconferma di Perdichizzi, alla troppa fretta nel costruire la squadra,ai numerosi infortuni. Ecco quali i sono stati  gli errori e le avversità  di una stagione di troppi bassi e pochi alti.
Sono passate meno di  24 ore dall’eliminazione al primo turno dei playoffs e per Barcellona è già tempo di bilanci. La squadra del presidente Bonina anche quest’anno non è riuscita ad arrivare fino in fondo e la mancata promozione in serie A sta diventando una vera e propria maledizione. Ma cosa è mancato ai siciliani per riuscire a raggiungere l’agognata promozione?
Il primo errore potrebbe riscontrarsi nel restyling totale della squadra ad inizio anno. Il roster,infatti, è stato del tutto rivoluzionato  con l’inserimento di ben 10 giocatori nuovi. Non creare una continuità, dopo aver comunque chiuso la stagione 2012/2013 da prima in classifica , è stata una scelta azzardata che si è rivelata alla luce dei fatti sbagliata. L’artefice di questa rivoluzione è stato Giovanni Perdichizzi ,esonerato a metà stagione, al quale si può “imputare” la scelta di tutti i giocatori presenti nel roster   . Da sottolineare anche la mancata e tanto voluta identità difensiva che il coach barcellonese desiderava rispetto alla stagione precedente (77,6 punti subiti con lui,76,7 con Calvani) .Sia chiaro che gli acquisti messi a segno dalla società non mancavano certo di pedigree ed esperienza,ma si intravedeva già da inizio anno che tutti questi giocatori erano difficili da “incastrare” per caratteristiche tecniche.  La scelta degli U.S.A. per talento e  punti nelle mani non si può certo criticare, ma si potrebbero fare un paio di appunti :

1- Collins è un grande playmaker nonché un gran giocatore di pick&roll e sorprende la scelta dei due “compagni di giochi” Fantoni-Toppo. Il primo non ha mai recuperato del tutto dalla rottura del crociato dell’anno passato e la sua mobilità è notevolmente calata,il secondo ha avuto difficoltà ad ambientarsi e comunque non è mai stato un giocatore dalla mani educate. Per le difese avversarie il folletto ex-Maryland è stato un vero enigma per tutto il girone di andata,ma nel girone di ritorno le contromisure prese dai coach avversari lo hanno limitato facendogli abbassare le medie (18 punti + 8 assist nel girone d’andata,15 + 5 in quello di ritorno). Perché non avergli affiancato un centro atletico capace di “rollare” e degli esterni  pronti sugli scarichi?

2- Alex Young probabilmente era l’ala piccola più talentuosa di tutto il campionato e le statistiche (20.6 punti +6.6 rimbalzi ) lo hanno confermato. I numeri però non sono tutto e l’americano ex-orlandina è spesso scomparso nei momenti decisivi  delle partite che contavano. Potrebbe facilmente diventare un giocatore da ben altri palcoscenici,ma il suo atteggiamento a volte supponente  e la poca voglia di spendersi anche nella metà campo difensiva, lo  rendono un talento a metà. Perdichizzi ha quindi scelto si due talentuosissimi “colored”,ma non è stato capace di costruire un “supporting-cast” consono alle loro caratteristiche e alle loro qualità.

marescaaa3- Il capitolo “supporting-cast”  è molto più complicato da spiegare di quanto si possa pensare.  Da premettere che gli infortuni hanno martoriato la Sigma in questa stagione e tutti i giocatori hanno saltato partite o giocato in condizioni fisiche precarie. Detto di Fantoni e Toppo,andiamo ad analizzare la stagione di  Maresca:
Il capitano della Sigma ha avuto problemi fisici per buona parte della stagione e il suo apporto è stato condizionato nettamente dai ripetuti infortuni. Un giocatore da quintetto come lui, al quale si erano assegnati compiti da specialista difensivo per far “riposare” Collins,non ha potuto esprimersi al meglio con i tanti fastidi fisici che s’è portato dietro per tutto l’anno. Ci si aspettava qualcosa  da lui soprattutto nello sfruttare i tiri aperti dalla linea dei 6,75,ma il 30.6% da 3 dimostra la sfortunata annata del giocatore romano.
Non può ritenersi fortunata l’annata di Filloy che per un problema al ginocchio ha giocato a mezzo servizio per metà  stagione. Per la prima parte di regular season  l’italo-argentino ha dimostrato di essere un vero e proprio “professore” su entrambi i lati del campo viaggiando a 11,7 punti di media, 6 rimbalzi e 1,5 palle rubate a gara. Dal girone di ritorno,complici i problemi cronici al ginocchio,il crollo : 7 punti, 5 rimbalzi e 1 palla recuperata.

4- La panchina è una delle note dolenti della stagione. L’assenza di un “sesto uomo” capace di spaccare la partita in due (Bucci?) si è fatta sentire e anche qui i problemi fisici sono stati pesanti. Toppo, Natali e Pinton hanno saltato almeno 1 mese a testa per risentimenti muscolari,ma il loro apporto, quando sono stati abili e arruolabili, non è stato di certo esaltante. Già detto di Toppo, Natali non ha dimostrato di poter essere uno specialista uscendo dalla panchina e lo dimostrano gli appena  4 punti a gara con medie di tiro sotto il 40 % da 2 e il 37% da 3. Pinton ha fatto il Pinton solo nei playoffs,dimostrandosi un cambio del playmaker super. La stagione dell’ex Sassari però non verrà certo ricordata.

Un discorso a parte merita Gabriele Ganeto, che per grinta e attaccamento alla maglia è stato di gran lunga la sorpresa più gradita in casa Sigma. L’ex Milano è l’unico che ha piacevolmente stupito i tifosi del Palalberti.

 

calvani

Da cosa può ripartire Barcellona?
Innanzitutto dalla riconferma di coach Calvani che non ha avuto la possibilità di infondere alla sua squadra la sua filosofia di gioco  e soprattutto non ha potuto scegliere ad inizio anno  i giocatori per affrontare un difficile campionato come la legadue. L’ex coach di Roma, arrivato a gennaio,ha preso per mano una squadra scarica sia fisicamente che mentalmente e non gli si poteva chiedere più di quello che ha fatto. Bisogna ripartire senza grandi proclami che possano mettere pressione all’ambiente e non puntare solo su i grandi nomi  ma anche su grandi promesse. Da non dimenticare che la Sigma ripartirà senza alcun dubbio dal grande pubblico, da quei tifosi che hanno sempre sostenuto la squadra e che rendono speciali le domeniche al palazzetto.
La stagione è appena finita e adesso ci saranno un paio di mesi dove prendere decisioni, ma a Barcellona la palla a spicchi  continuerà a rimbalzare fino alla prossima palla a due.

Redazione BasketUniverso

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