Lo sport americano sta vivendo mesi movimentati: i fatti di Charlottesville, le dichiarazioni di Trump e le proteste durante l’inno nei campi di football e baseball (con minacce proprio da parte del neo presidente statunitense) hanno alimentato la già calorosa estate.
A quasi un mese dall’inizio della stagione NBA, anche Adam Silver ha voluto dire la sua riguardo la questione che, nelle ultime settimane, ha coinvolto l’opinione pubblica. Il commissioner NBA ha detto che si aspetta il rispetto dell’inno da parte dei giocatori («spero che i nostri atleti continuino a vedere l’inno come momento di unità»), ribadendo come la stessa NBA non abbia ancora deciso come comportarsi in caso di protesta («se dovesse succedere prenderemo atto e provvedimenti»).
Silver ha anche parlato di regolamento: è infatti obbligatorio il rispetto dell’inno nazionale
Below are the NBA rules for conduct during the National Anthem. pic.twitter.com/mCADF8lqYJ
— Bobby Marks (@BobbyMarks42) 28 settembre 2017
Come si concluderà la vicenda?

Sardo (da Thiesi) classe ’96, laureato in scienze politiche all’università di Sassari e giocatore a tempo perso. Mi occupo di Serie A ed EuroLega, in attesa che mi chiamino come dodicesimo sventola asciugamani. Parte di BU da luglio ’15.