Alla vigilia dell’inizio della stagione NBA, Simone Fontecchio ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport.
L’azzurro inizierà fra mercoledì e giovedì sfidando i Sacramento Kings. Queste le sue aspettative in vista della nuova annata con gli Utah Jazz.
L’obiettivo è crescere nel modo di stare in campo a livello fisico e mentale. Ho capito i meccanismi e le dinamiche di questo mondo, questo mi aiuterà nella seconda stagione, penso di essere più maturo e in grado di affrontare i momenti difficili con più serenità. Vorrei avere più continuità al tiro e ricevere più fiducia da parte della squadra. Credo di aver fatto grossi passi avanti con l’esperienza del primo anno, sono fra i più anziani del roster perciò cerco anche di aiutare i giovani, di essere un leader vocale.
Fontecchio poi ha commentato i momenti più particolari della passata stagione e ha iniziato a gettare uno sguardo al futuro.
In questa lega ci sono almeno una trentina di extraterrestri con un talento incredibile. Mi ha impressionato l’organizzazione, tutto è pensato per facilitare i giocatori e farli vivere nel comfort, ci si adatta in fretta. Le trasferte di due settimane sono meno piacevoli perché si sta lontani dalla famiglia ma per me era tutto nuovo ed è stato divertente. Voglio giocarmi tutte le mie carte e tirare le somme a fine stagione, mi piacerebbe avere una lunga carriera in NBA e proprio nello Utah ma non dipende soltanto da me.
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