La decisione dei Dallas Mavericks di smettere di suonare l’inno nazionale americano prima delle partite casalinghe ha già iniziato a far discutere. Nelle scorse ore Stan Van Gundy, attuale coach dei New Orleans Pelicans, si è espresso sulla questione su Twitter, come spesso gli capita, appoggiando la scelta della franchigia texana e anzi incoraggiando anche le altre squadre a fare lo stesso.
Il paragone è stato lo stesso fatto da Mark Cuban, proprietario dei Mavs, qualche mese fa: perché l’inno viene suonato prima delle partite e non prima di ogni giornata lavorativa, se è così fondamentale? “Questo dovrebbe accadere ovunque” – ha scritto Van Gundy commentando la notizia – “Se pensate che l’inno debba essere suonato prima degli eventi sportivi, allora suonatelo anche prima di ogni film, concerto, servizio in chiesa e prima dell’inizio di ogni giorno di lavoro in ogni azienda. Che buona ragione c’è nel suonare l’inno prima di qualsiasi partita?”.
https://twitter.com/realStanVG/status/1359414302814396418