Stavolta niente rimonta, un’Italia scadente si arrende a un Belgio implacabile

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                                        ITALIA 60 – BELGIO 80

                                       (15-16, 28-38, 46-63,  60-80)

Gli azzurri sembrano partire molto bene, cavalcando l’onda Melli in attacco e mordendo con la giusta energia in difesa. Basta però poco ai fiamminghi per emergere e segnare 11 punti di fila. La partita vive di parziali e l’Italia, con 9 punti consecutivi, si rimette prontamente in carreggiata. Il primo quarto premia però gli uomini vestiti di bianco, che chiudono avanti 16 a 15 nonostante un ottimo Della Valle pescato dalla panchina con 7 punti.

Nel secondo quarto Gillet e compagni spingono sull’acceleratore e, con un super break spinto da 4 triple, si issano sul 36 a 22. Con il rientro del quintetto titolare, con l’eccezione di un volitivo Burns al posto di Cervi, gli azzurri migliorano in difesa, ma continuano a fare fatica nel cercare la retina. Il primo tempo si chiude infatti sul 38 a 28, per una resa iniziale simile a quella di ieri contro il Montenegro.

Non una gran serata per il trascinatore della vittoria contro il Montenegro.

Chi spera in un secondo tempo sulla falsariga di quello di ieri vede inizialmente premiate le sue attese, con Datome finalmente in grado di far funzionare la sua vena offensiva e Cervi capace di trovare un minimo di reattività. Un ottimo Salomu pone fine all’emorragia belga con le sue ottime soluzioni balistiche, prima che Lecomte segni il nuovo + 8 sul 48 a 40. La capacità del Belgio di riprendersi sorprende e il cecchino Gillet riporta il vantaggio sulla doppia cifra con una delle sue solite triple. E’ solo il preludio di un allungo prepotente, che si conclude sul 63 a 46 con buzzer clamoroso degli uomini di bianco vestiti. 

Nell’ennesimo tentativo di rimonta, l’Italia come al solito si sbatte in difesa, ma in attacco è a corto di soluzioni e i punti arrivano quasi sempre in maniera sporca e con immane fatica. Così per il Belgio è compito molto semplice scacciare ogni vano tentativo eroico di rientro. Anche perché, se l’uomo migliore,  Belinelli, in due azioni consecutive mette assieme un airball da tre e uno spigolo del tabellone su lay-up, è evidente come la serata non sia quella giusta. Finisce 80 a 60, un festival balistico di un Belgio mortifero, che molto poco ha sbagliato in fase di tiro. 61 punti nei quarti centrali sono esemplificativi di ciò. L’Italia registra una prestazione scadente su ambi i lati del campo: che la prima sconfitta dell’estate possa essere foriera di un pronto riscatto?

 

 

Bernardo Cianfrocca

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