Steph Curry ha tantissima pressione addosso perché, non essendoci più giocatori del calibro di Kevin Durant ed Andre Iguodala, senza dimenticare che Klay Thompson tornerà a fine febbraio – forse – l’attacco dei Golden State Warriors passerà principalmente da lui, oltre che da D’Angelo Russell.
“Se non fossi fiducioso in me stesso, questo mi darebbe davvero fastidio”, ha detto Curry a Chris Haynes di Yahoo Sports. “Non me ne preoccupo. E pressione non è la parola giusta. Sento che c’è una consapevolezza di ciò che è la nostra situazione e c’è anche una libertà in ciò, perché posso semplicemente andare là fuori e fare canestro. Non mi è mai mancata la fiducia”.
“Questa cosa è difficile da esprimere a parole con i team che abbiamo avuto negli ultimi due anni, dal 2015 ad oggi. Mi sono avvicinato alle partite esattamente allo stesso modo, ma sembra diverso in base a chi ho al mio fianco. Sembra diverso, ma la mia mentalità è esattamente la stessa. Quindi mi sto preparando alla stagione allo stesso modo, il che vuol dire dare il massimo, fino a prova contraria”.