Steve Kerr: “Durant si sentiva come se fosse il re dell’NBA, ma nessuno lo riconosceva… Ecco perché ci ha lasciato”

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Le motivazioni che hanno portato alla rottura del matrimonio tra Kevin Durant e i Golden State Warriors si stanno lentamente diffondendo settimana dopo settimana. L’ultimo tassello arriva da una conversazione tra l’allenatore Steve Kerr e Bill Simmons di The Ringer:

Simmons: “La mia teoria – non sono sicuro di avere ragione – è che abbia pensato, quando ha vinto il titolo il primo anno, di aver superato di gran lunga LeBron. Credeva che, lasciandoci quella serie alle spalle, tutti avrebbero fatto tipo “Wow, quel ragazzo ha giocato nettamente meglio di LeBron in una NBA Finals”, e pensava che sarebbe stato così: “KD ha fatto la mossa giusta. E invece la gente non la pensava così, continuava a stare dalla parte di James e lui nelle interviste chiedeva sempre ‘Cosa devo fare di più che l’ho già battuto?’ “.

Kerr: “Hai centrato pienamente il punto. La stessa ragione per cui abbiamo ottenuto Kevin è stata la ragione per cui l’abbiamo perso: era irrequieto. Il suo primo anno con noi è stato una spugna, poneva costantemente domande. È uno stile di gioco molto diverso e stava giocando con cestisti diversi. Penso che l’abbia abbracciato e gli sia piaciuto. L’anno seguente mi sentivo come se Kevin avesse iniziato a vagare nel vuoto. La mia sensazione è che abbia iniziato a diventare irrequieto, del tipo “Questo è tutto quello che c’è? Abbiamo vinto il titolo lo scorso anno, siamo di nuovo i favoriti, ma qualunque cosa stia cercando, non la trovo ancora’ “.

“Kevin si sentiva come se fosse il re dell’NBA, ma nessuno lo riconosceva. Ha dominato LeBron in quelle Finals”.

Fonte: The Ringer

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